Violenza

Zuccarello, il vice sindaco aggredito da un vandalo. Mai: “Rimesso in libertà dopo quattro ore, lo Stato non ci tutela”

stefano mai

Zuccarello. “Questa notte il vice sindaco di Zuccarello Claudio Paliotto è stato aggredito con un cric e alcune pietre da un ‘turista’ svizzero che probabilmente non era nel pieno delle sue facoltà mentali”. A dare la notizia è il primo cittadino del paese dell’entroterra ingauno Stefano Mai, che precisa: “A mezzanotte circa Paliotto, che stava terminando una riunione in comune, è stato avvisato del fatto che nel piazzale a nord del borgo vi era una persona che inveiva contro una ragazzina zuccarellese di passaggio. La stessa ha fatto sapere che vi erano alcune auto in sosta visibilmente danneggiate. Insieme agli assessori De Francesco e Scarrone e ad altri ragazzi del borgo si è recato sul luogo dell’accaduto. Vedendo le macchine con lunotti, specchietti e porte distrutti, ha avvisato le forze dell’ordine che sono intervenute immediatamente”.

Il “turista”, però, si è barricato dentro il proprio furgone: “Non riuscendo a far scendere dal veicolo in cui si trovava lo svizzero, i militari hanno chiesto supporto ad altra pattuglia specializzata, ma senza alcun risultato. Il vandalo era rinchiuso all’interno del suo furgone e non intendeva uscire. A quel punto, vista la situazione, le forze dell’ordine hanno raccolto le deposizioni e hanno abbandonato il luogo ed il vicesindaco ha contattato i proprietari dell’auto consigliando di spostare il veicolo per portarlo in un luogo distante. Nel momento in cui gli stessi hanno messo in moto l’auto, lo svizzero è sceso velocemente dal furgone con il cric e ha preso ad inseguirli. Il vicesindaco ha deciso di affrontarlo a viso aperto ma è stato fatto demordere dal proprietario dell’auto e insieme han deciso di darsi alla fuga e contattare nuovamente i carabinieri”.

Ma lo svizzero non si è arreso: “Non riuscendoli a raggiungere, ha scagliato contro di loro un grosso masso, danneggiando ulteriormente il veicolo. A quel punto sono ritornati i carabinieri, che dopo diverso tempo sono riusciti ad estrarre l’uomo dal veicolo per ammanettarlo. Normalizzata la situazione, i militari hanno consigliato a Paliotto ed ai proprietari delle auto danneggiate di recarsi il giorno dopo in caserma per la denuncia del caso”.

Ma il mattino è arrivata la doccia fredda: “Il vandalo era già stato rilasciato e si trovava su una panchina del borgo a fumare tranquillamente una sigaretta. A quel punto l’evidente sconforto del vicesindaco con il quale mi son sentito oggi e che mi ha riferito, scoraggiato, l’accaduto”.

Mai è perplesso: “Mi chiedo come sia possibile. Ma come è possibile, dico io. E’ stato rilasciato dopo circa quattro ore uno che è andato in escandescenza ha distrutto tre auto, minacciato ed aggredito vice sindaco e due cittadini, si è barricato nel furgone, si è opposto all’arresto e che probabilmente, da quanto mi riferiscono, poteva aver fatto uso di sostanze alteranti? E se una volta rientrato a Zuccarello avesse compiuto altri gesti insani e avesse procurato danni a persone e non solo più a cose? Ed i danni ora chi li paga? Ma dobbiamo arrivare alla giustizia fai da te? Da quanto ho appreso comprendo che la sicurezza non esista più. Non possiamo più definirci ‘tutelati’ da questo Stato. La giustizia non esiste pressoché più. Capisco le difficoltà che hanno le forze dell’ordine, frenate da un sistema che non funziona e che tutela maggiormente il delinquente piuttosto che il cittadino e chi si dovrebbe occupare dell’orine pubblico”.

La questione è di portata nazionale: “In tutto questo c’è lo zampino del Governo Renzi che ha pensato di depenalizzare 150 reati tra cui proprio: danneggiamento; esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza; lesione personale e colpose; minaccia; oltraggio a pubblico ufficiale; resistenza a pubblico ufficiale; violenza o minaccia a pubblico ufficiale; violenza privata. Questo è un invito a nozze per i delinquenti. Il Comune di Zuccarello si costituirà parte civile contro lo svizzero per il danno arrecato alla comunità, ma anche contro il Governo che non ci garantisce più la sicurezza e la certezza della pena, con la speranza che possa essere riconsegnata la dignità che meritano alle forze dell’ordine che anziché mettere le manette ai delinquenti si ritrovano loro stessi con le “mani legate”. I reati non devono rimanere impuniti. Ci serve un Governo forte col pugno duro verso i delinquenti, e non che li carezzi e li perdoni. Basta depenalizzazioni, indulti, svuota carceri e altro”.

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