Ferri corti

Tirreno Power, i sindacati furiosi: “Stallo incomprensibile, qualcuno vuole far saltare il banco”

Da Filctem, Flaei e Uiltec partono diverse frecciate: si parla di "dimissioni misteriose" e di "mancate risposte dalla Presidenza del Consiglio"

palazzo chigi tirreno power

Vado L. I sindacati parlano di una “situazione di stallo incomprensibile” e sono pronti a “forzare politicamente la situazione” mettendo in campo “tutte le azioni utili a raggiungere una soluzione che tuteli stabilmente l’occupazione”. La vertenza Tirreno Power sta vivendo una fase delicatissima e nelle ultime settimane il clima tra le segreterie di Filctem, Flaei e Uiltec e l’azienda è diventato sempre più teso.

Una svolta potrebbe arrivare però già domani quando, alle ore 18, i sindacati incontreranno il nuovo Direttore Generale Andrea De Vito e cercheranno di capire se “nel frattempo, sono intervenute delle novità significative all’interno dell’Azienda, circa il percorso da tenere per sbloccare tale impasse”.

“Successivamente, il giorno 24, ci riuniremo con la delegazione sindacale al completo per decidere tutte le azioni utili a raggiungere una soluzione che tuteli stabilmente l’occupazione” precisano poi dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil.

I sindacalisti di Filctem, Flaei e Uiltec impegnati nella vertenza di Tirreno Power non hanno usato giri di parole riferendosi alle novità arrivate dal fronte aziendale: “Giovedì 9 aprile ci siamo incontrati per fare il punto della situazione sulla difficilissima vertenza. Sono stati analizzati i diversi scenari tuttora in campo per tentare di giungere ad una soluzione positiva riguardante le tutele occupazionali e industriali. Tuttavia le dimissioni ‘misteriose’ del Direttore Generale e le mancate risposte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo che per ben due volte erano state date garanzie importanti, non ci permettono di aspettare gli sviluppi futuri in un atteggiamento attendista”.

“Come se non bastasse l’Azienda, non tenendo conto del responsabile percorso creato insieme alle Organizzazioni Sindacali e a tutti i lavoratori, ha iniziato a mettere in campo una serie di provocazioni, su ogni Impianto, facendoci pensare (speriamo a torto), che da qualche parte, qualcuno voglia far saltare il banco… Alcune parziali garanzie date dal Ministero dell’Ambiente, sono state frettolosamente rifiutate dall’Azienda (da un Direttore Generale già dimissionario); anche l’avvicendamento del sottosegretario Del Rio alla Presidenza del Consiglio con il Dott. De Vincenti, non aiuta (anche se quest’ultimo è persona ben informata su tutto ciò che riguarda Tirreno Power). Ma vi è di più: l’assenza degli azionisti all’incontro da noi proposto, ci fa capire che la situazione è delicatissima e che non tutto quello che emerge dai giornali e negli incontri con l’Azienda, dà il senso certo di ciò che sta accadendo” concludono dalle segreterie di Filctem, Flaei e Uiltec.

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