Regione. Migliaia di euro di soldi pubblici spesi in acquisti privati che vanno dalle cene ai pranzi, dai viaggi ai regali, dai taxi alla cancelleria, dai bar ai (addirittura) Gratta e Vinci. Sono queste le “spese pazze” contestate ai consiglieri regionali, nel biennio dal 2010 al 2012, indagati dal pm Francesco Pinto.
Sono 27 gli indagati nell’inchiesta, che ha visto ieri la chiusura delle indagini. Tra questi tutti gli attuali componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio: il presidente Michele Boffa (Pd), i due vice presidenti Massimo Donzella (Pd) e all’epoca Udc, Luigi Morgillo allora Pdl ed ora Liguria Libera; Giacomo Conti (Fds), Francesco Bruzzone (Lega).
“Noi in Liguria abbiamo immediatamente recepito le norme dello Stato e dal primo gennaio 2013 abbiamo cambiato la legge sulle spese di rappresentanza. Ma non possiamo essere giudicati in base alla nuova norma per delle cose che prima erano consentite – ha dichiarato il presidente Boffa – Oggi le spese sono state quasi annullate, sono state salvaguardate solo le spese per il personale dei gruppi. I consiglieri usano i soldi personali”.
Poi ha proseguito spiegando di essere molto amareggiato. “Dispiace che alle soglie della pensione, dopo avere ricoperto tanti ruoli con tanto sacrifico, con onestà e impegno, arrivi questo primo rapporto con la magistratura. Ho fatto il sindaco per 15 anni, per 5 anni sono stato in comunità montana, per altri 5 anni assessore provinciale e questa è la prima volta che mi trovo coinvolto in una indagine”, ha concluso.
Indagati anche due assessori, Renzo Guccinelli (Pd), allo sviluppo economico, e Matteo Rossi (ex Sel), allo sport. Sono accusati, a vario titolo, di falso ideologico e peculato in concorso.
Per quanto riguarda il consiglio regionale sono indagati gli esponenti Pd Antonino Miceli, Renzo Guccinelli e Mario Amelotti, tesoriere del gruppo. Gli indagati tra Forza Italia sono Marco Melgrati, Marco Scajola, Matteo Rosso (ha lasciato il partito per sostenere Edoardo Rixi, ex candidato alla presidenza della Regione per la Lega). I rappresentanti di Ncd indagati sono: Gino Garibaldi, Franco Rocca, Alessio Saso. Per la Lega Francesco Bruzzone, Edoardo Rixi, Maurizio Torterolo. Gli esponenti dell’Udc indagati sono Rosario Monteleone e Marco Limoncini.
Poi ci sono i due consiglieri Ezio Chiesa e Armando Ezio Capurro, che sostenevano la lista del presidente Burlando, ora in Liguria Cambia. Gli altri indagati sono Aldo Siri della Lista per Biasotti, l’ex Sel Alessandro Benzi (quest’ultimo oggi nel Gruppo misto), l’ex Idv ed ex Sel, poi dimessosi, Stefano Quaini, le ex Forza Italia Raffaella Della Bianca (oggi Gruppo Misto) e Roberta Gasco, la ex Idv Marilyn Fusco.
leggi anche

Inchiesta spese pazze, Fusco e Scialfa si difendono davanti al gup: “Convinti fosse la prassi”

Ecco le spese pazze della Lega Nord: spumante, ostriche e viaggi. E c’è anche l’ipotesi di falso
