Spese pazze

Spese pazze, chiuse le indagini: gli indagati sono 27, ci sono anche 2 assessori

Le accuse: falso ideologico e peculato in concorso

Regione consiglio regionale

Liguria. Chiuse le indagini sulle spese pazze in Regione Liguria per il periodo 2010-2012. Gli indagati sono 27. Tra questi tutti gli attuali componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio: il presidente Michele Boffa (Pd), i due vice presidenti Massimo Donzella (Pd) e all’epoca Udc, Luigi Morgillo allora Pdl ed ora Liguria Libera; Giacomo Conti (Fds) e Francesco Bruzzone (Lega).

Indagati anche due assessori, Renzo Guccinelli (Pd), allo sviluppo economico, e Matteo Rossi (ex Sel), allo sport. Gli altri esponenti del Pd indagati sono Antonino Miceli e Mario Amelotti, tesoriere del gruppo.

Gli indagati tra Forza Italia sono Marco Melgrati, Marco Scajola, Matteo Rosso (ha lasciato il partito per sostenere Edoardo Rixi, ex candidato alla presidenza della Regione per la Lega). I rappresentanti di Ncd indagati sono: Gino Garibaldi, Franco Rocca, Alessio Saso. Per la Lega Nord, oltre a Francesco Bruzzone, indagati Edoardo Rixi e Maurizio Torterolo.

Gli esponenti dell’Udc indagati sono Rosario Monteleone e Marco Limoncini. Poi ci sono i due consiglieri Ezio Chiesa e Armando Ezio Capurro, che sostenevano la lista del presidente Burlando, ora in Liguria Cambia. Gli altri indagati sono Aldo Siri della Lista per Biasotti, l’ex Sel Alessandro Benzi (quest’ultimo oggi nel Gruppo misto), l’ex Idv ed ex Sel, poi dimessosi, Stefano Quaini, le ex Forza Italia Raffaella Della Bianca (oggi Gruppo Misto) e Roberta Gasco (FI), infine la ex Idv Marilyn Fusco.

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