Lungo viaggio

Savona, festa al Priamar per i 25 anni di Progetto Città

Savona. Un viaggio cominciato ben 25 anni fa quello dalla Cooperativa Progetto Città. Cooperativa che oggi, sabato 18 aprile 2015, ha voluto festeggiare il suo primo quarto di secolo tra le mura della Fortezza del Priamar a Savona. 220 soci, tra educatori, operatori sociali e volontari che operano nel settore dell’infanzia e dei minori: per festeggiare insieme, uno spettacolo tradotto in un viaggio itinerante per l’antica Cittadella.

“Progetto Città è ormai un’attività significativa -sottolinea Riccardo Viaggi, presidente della cooperativa – ed è la testimonianza di come un gruppo di persone possa crescere e diventare, dopo 25 anni, una realtà profondamente radicata nel territorio, importante sia dal punto di vista economico sia da quello sociale”.

E così, tra i giochi in legno sparpagliati sull’erba, boschi fatati e folletti, con la compagnia e l’umorismo dello spettacolo itinerante messo in scena tra le mura, si parla di un lungo viaggio, che sicuramente non è ancora finito ma anzi punta ad allungarsi sempre di più. “Venticinque anni sul territorio e nel sociale sono un traguardo importante – spiega Sissi Campanella, coordinatrice di Progetto Città – e con ottimi risultati. Oggi possiamo vedere giocare i figli dei ragazzi che abbiamo preso 25 anni fa, è una bella emozione. L’idea della Cooperativa Progetto Città ha la bellezza di un’idea portata a termine, senza confini e senza paletti, mettendosi in gioco al massimo. Siamo partiti in 15 e ora siamo in 220, è un’enorme soddisfazione”.

Occupazione, diritti e rapporto tra le persone: queste le parole d’ordine per una cooperativa che deve la propria forza soprattutto grazie al tanto volontariato offerto. “Lavorare in Progetto Città significa molte cose – conclude Antonella Brandone, direttore di Progetto Città – perché si ha a che fare con chiunque, dai bambini agli anziani, e soprattutto ci si sofferma molto sui diritti e sui bisogni delle persone. Lavorare qui significa far crescere gruppi di lavoro e, ovviamente, dare occupazione, soprattutto femminile. Su 220 soci circa 180 sono donne, e anche questa è una bellissima soddisfazione .

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