Dubbi

Regione, i dubbi di Melgrati su Cpl Concordia: “Non era quella che gestiva l’appalto calore degli ospedali?”

Marco Melgrati

Regione. “Ma la Cpl Concordia Distribuzione non è la stessa cooperativa che in Liguria è affidataria dell’appalto calore degli ospedali dell’Asl2 savonese?”. A chiederselo è il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marco Melgrati, che prosegue: “Dopo l’inchiesta Mafia Capitale, sulle tangenti pagate dalle cooperative rosse a Roma per assicurarsi appalti del Comune, ecco che la Magistratura ha scoperchiato un’altra pentola legata al mondo della cooperazione targata Partito Democratico a Ischia. E’ infatti conclamato che le Cooperative rosse dipendono a doppio filo dal Partito Democratico, di cui ne sono sponsor e foraggiatrici soprattutto in campagna elettorale, rastrellando il voto al Pd facendo leva sul fatto occupazionale ai dipendenti. Sarebbe interessante che la Magistratura indagasse sui contributi in campagna elettorale che vengono erogati dalle varie cooperative a esponenti del mondo politico Ligure. Per carità, tutto legittimo, registrato e alla luce del sole, ma tant’è”.

Melgrati è preoccupato per “i contatti con la nostra Regione. Infatti il presidente del Cda della Cpl Concordia Distribuzione, Maurizio Rinaldi, è stato arrestato dai carabinieri nella sua seconda casa a Spotorno. Ricordiamo i dubbi che aveva già espresso il vice-Presidente del consiglio regionale Gino Morgillo di Forza Italia in una interrogazione a risposta scritta del 4 aprile 2013 in cui evidenziava che la giunta regionale, con argomento n. 4 del 11 gennaio 2008, decideva di procedere con le azioni necessarie alla revisione del contratto di appalto per la gestione integrata del sistema energetico delle Aziende e degli Enti Sanitari liguri ritenuto eccessivamente oneroso e chiedendo all’appaltatore di sottoscrivere un atto aggiuntivo al Capitolato Speciale di Appalto”.

“Successivamente – prosegue Melgrati – l’appaltatore aveva sottoscritto ed accettato la rimodulazione del contratto originario con i relativi allegati tecnici; l’atto aggiuntivo del capitolato d’appalto, che costituisce parte integrale della rimodulazione del contratto iniziale, tra le altre cose prevede che: ‘La Regione e l’assuntore del contratto si impegnano ad effettuare congiuntamente ogni due anni la verifica dell’esecuzione del contratto e dei suoi effetti funzionali, gestionali ed economici finanziari”; Morgillo chiedeva di conoscere gli esiti della verifica dell’esecuzione del contratto e dei suoi effetti funzionali, gestionali ed economico finanziari e per conoscere i dati e le informative relative alla verifica del periodo 2008 – 2010 e quella del 2010–2012’. Questa interrogazione non mi risulta mai discussa in Consiglio Regionale…Chi si era aggiudicato l’appalto-calore in Liguria è Micenes, un consorzio che raggruppa: Siram, Gesta e Cpl Concordia quali si sono spartite la Liguria nella gestione calore. CPL Concordia gestisce gli Ospedali savonesi. Morale: paghiamo come al solito altri per fare quello che facevano prima in casa spendendo meno. Praticamente i dipendenti Asl che prima svolgevano questo lavoro sono stati assunti in comando funzionale dalla Cpl, cioè li paga Asl ma li comanda Cpl”.

“Un poco come se prestassimo la nostra colf a terzi per svolgere le mansioni di casa a casa nostra, dietro il pagamento di un compenso, per spendere alla fine di più di quanto non spendessimo prima. Dire che è un paradosso è un eufemismo per non dire altro. Ma bisogna pur mantenere le cooperative in questo sistema fallato di liberismo maldestro e solo di facciata, o no? Le cooperative (abbiamo letto del giro di affari miliardario della Cpl Concordia Distribuzione) in genere, potendo contare su sgravi fiscali Irper, Iva, irap e contributivi, dato che possono permettersi di competere sul mercato a condizioni che gli imprenditori non possono sopportare, operano concorrenza sleale a all’imprenditoria normale che cooperative non sono. Sovvengono quindi le gare d’appalto vinte dalle cooperative con ribassi inarrivabili per gli imprenditori ‘normali’. E tanto per citare un esempio concreto, come mai la tutte le gare d’appalto per le gestioni delle Rsa sono state vinte dalle cooperative? Peraltro, questo regime fiscale e contributivo agevolato, unito al fatto che ai soci lavoratori (non sono dipendenti con tutte le mancate tutele del caso) vengono corrisposti mediamente salari e stipendi inferiori di fatto viene mantenuto dallo Stato e quindi da tutti noi cittadini”.

“Di fatto il concetto, la ‘mission’ di queste cooperative, nate con un preciso scopo di assistenza mutua degli iscritti, è stato stravolto, trasformandole, come nel caso della Cpl Concordia Distribuzione, in vere e proprie holding del business. Con buona pace dello spirito primigenio. Ma ovviamente, pur essendo fiduciosi nella Magistratura che ha iniziato a scoperchiare il pentolone del mondo cosiddetto cooperativo, nutriamo forti dubbi circa un attesa regolamentazione da parte del Governo e soprattutto del partito di Governo che ha fortemente voluto e implementato in Italia l’economia di facciata basata sulle cooperative,  su un modello produttivo che per funzionare ha bisogn dell’aiutino dello Stato, un modello di sviluppo discutibile e che non porterà da nessuna parte.  Perchè dobbiamo mantenerle noi queste cooperative? Come in Emilia Romagna, notizia di oggi, dove la Coop Costruzioni, che ha lasciato a casa 200 dipendenti, e la Regione Emilia Romagna ha annunciato di destinare 10 milioni di euro per ammortizzatori sociali, corsi di formazione e incentivi per la riassunzione degli over 50. E per i lavoratori dell’edilizia delle imprese private niente. Figli di un Dio minore o comunque non del Pd. In pratica, conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, quell’appalto ci costa di più che a gestire ‘in house’ la cosa. E allora qualche sospetto più che lecito ci arrovella la mente”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.