Ponente. “#Micelistaisereno”. L’hashtag di Angelo Vaccarezza indirizzato al concittadino loanese Nino Miceli (Pd), in risposta alle affermazioni dell’attuale capo gruppo in Regione del partito Democratico che aveva ironicamente commentato l’assenza di esponenti savonesi nel listino del candidato presidente del centro destra Giovanni Toti.
“Se io fossi in lui mi occuperei delle cose interne al Pd più che parlare di altri, anche perché di cose ce ne sono…Un partito che deve ancora capire come mai 5 mila voti validi alle primarie sono stati annullati, perché in alcuni seggi non si è pagato i 2 euro previsti, perché hanno votato persone iscritte ad altri partiti che non dovevano votare, senza contare l’indagine aperta dalla Procura sugli euro dati a qualcuno per votare…” aggiunge il candidato alle prossime elezioni regionali nella lista savonese di Forza Italia.
“La logica del Pd, inoltre, è assai strana: Miceli non è candidato, non può candidarsi dopo due mandati, però gli hanno promesso un assessorato esterno…Ma quando gli è stato comunicato gli hanno detto “#Micelistaisereno”?” si chiede Vaccarezza.
“Lui sta aspettando qualcosa che mai avverrà e non vorrei che facesse la fine del compagno Vesco, uscito dalla lista mentre stava entrando alla conferenza stampa di presentazione. Che ognuno guardi in casa propria…”
“Noi stiamo facendo la nostra campagna elettorale presentando le nostre proposte e vedremo il 31 maggio cosa decideranno i liguri: io sono candidato e andrò a chiedere il voto alla gente per un progetto nuovo rispetto ai dieci anni Burlando-Paita, Miceli starà seduto in tribuna a fare il tifo…Giusto fare il tifo ma senza insultare gli avversari” conclude Vaccarezza.
