Bormida. “L’iniziativa è degna di lode, ma l’approccio è completamente sbagliato”. Dopo Wilderness anche la Protezione Animali savonese critica il Comune di Bormida per le condizioni in cui intende creare e gestire un’area naturale nel proprio territorio.
“Un’iniziativa degna di grande lode – ribadiscono da Enpa – ma che non dovrebbe assolutamente prevedere il taglio degli alberi, soprattutto i faggi più vecchi perché ‘in cattivo stato’. In una vera ed efficace area naturale occorre lasciar fare soltanto alla natura, in cui quando gli alberi del bosco crollano non fanno danno a nessuno e vengono sfruttati da una catena biologica importantissima”.
In totale disaccordo con Aiw, Enpa ritiene inoltre che anche la caccia, “attuata con micidiali metodi moderni e non più finalizzata a procurare cibo per gli umani che ormai non vi abitano più”, vi debba essere proibita.
“Riconosciamo all’amministrazione comunale una lodevole attenzione all’ambiente naturale ma pensiamo che l’approccio sia quindi completamente sbagliato; ne è la prova anche la costituzione di laghetti artificiali per la pesca turistica, che nulla hanno a che vedere con il rispetto della natura e degli animali; il corretto contatto con l’ambiente è la sua osservazione e l’empatia verso tutti i suoi abitanti, senza tagliare alberi o uccidere animali”.