Finale Ligure. Tre semplici lettere, quelle del suo soprannome, composte dai corpi delle giocatrici sdraiate sul pavimento sul campo del Palatrincee di Savona. Così le giocatrici del gruppo Under 12 del Vbc Savona hanno voluto ricordare la piccola Alessia Berruti, la giovanissima pallavolista di 11 anni deceduta a Rivoli durante un torneo con la sua squadra di pallavolo: “scrivendo” le prime lettere del suo nome, Ale, con i loro corpi.
Un piccolo gesto per manifestare la loro vicinanza alla compagna scomparsa in modo così tragico e incomprensibile. Un modo per dire che i giocatori di una squadra sono un tutt’uno e che lo sport affratella e crea legami simili a quelli di una famiglia.
Ma tutto il mondo dello sport ha voluto rendere omaggio ad Alessia Berruti. Lo scorso fine settimana la Federazione Italiana Pallavolo ha deciso di indire un minuto di silenzio su tutti i campi che ospiteranno le Final four di Coppa Italia di B1 e B2 e su quelli della finale del Campionato italiano Indoor di beach volley. Inoltre, il presidente provinciale Carlo Rossi ha disposto che, alla ripresa dei campionati dopo il ponte pasquale, sia osservato un minuto di silenzio prima di ogni gara fino a domenica 12.
Intanto prosegue la raccolta fondi in favore della ricerca da destinare al Gaslini di Genova organizzata dal Volley di Finale in accordo con la madre di Alessia Berruti: “Chiunque abbia piacere ricordare Alessia può farlo attraverso tutti i dirigenti della società o attraverso bonifico bancario sul conto corrente della Polisportiva del Finale specificando nella causale ‘in ricordo di Alessia’. IBAN IT86G0335901600100000077135 Banca Prossima”.
Il Comune di Finale Ligure ha accolto la proposta di un gruppo attivo su Fb di intitolare alla memoria di Alessia Berruti, la pallavolista morta la settimana scorsa a Rivoli, il palazzetto dello sport di Finale Ligure dove Alessia si allenava.