Palla ovale

La grinta dei baby rugbisti del Cus Savona brilla in Francia fotogallery

Gli atleti savonesi in luce nel torneo under 8 e 10 organizzato nell'impianto di Saint Laurent du Var

Palla ovale, i baby rugbisti del CUS Savona

Savona. Il commento più diffuso tra gli spettatori francesi presenti nel complesso sportivo di Saint Laurent du Var, a due passi da Nizza, era: ”Savonà c’est bon!”. A suscitare l’entusiasmo degli appassionati d’Oltralpe della palla ovale, sono stati i piccoli atleti del CUS Savona Rugby che, domenica scorsa, hanno partecipato ad un torneo per le categorie under 8 e under 10.

Alla manifestazione oltre alle blasonate squadre del sud della Francia (culla del rugby) come Tolone, Mentone, Draguignan, Antibes sono state invitate per “meriti sul campo” anche due squadre italiane: l’ASD Genova e appunto la compagine savonese.

I meriti sul campo sono quelli costruiti da 30 anni a questa parte da passione e devozione dei fondatori del Savona Rugby, un nome per tutti è quello del Presidente Dario Ermellino. Ma anche e soprattutto di recente da un gruppo di appassionati-genitori-tecnici che, ormai da due anni, si sono dedicati a seguire i bambini dai 6 ai 12 anni (quello che viene definito “settore propaganda”).

Il progetto è iniziato con Sandro Boraschi e alcuni bambini di prima elementare nel 2012, poi il testimone è passato a Ulisse Becher e Sara Essaber e oggi il Savona Rugby conta 30 bambini e bambine tra i 6 e i 12 anni e più di 200 ragazzi di tutte le categorie fino ad arrivare alla prima squadra, che milita in serie C1, e alla squadra femminile, che sta ottenendo ottimi risultati a livello nazionale.

Lo staff tecnico collabora costantemente anche con le scuole del territorio per avvicinare i bambini a questo sport. Proprio la scorsa settimana si è tenuto tra le scuole elementari di Savona il “Trofeo Ravano” organizzato in collaborazione con la FIR e la famiglia Mantovani, che ha visto la partecipazione di quasi cinquanta alunni delle scuole De Amicis, XXV Aprile e Colombo.

Tornando a domenica, le “piccole aquile” savonesi (13 bambini e una bambina), tra gli 8 e i 10 anni, si sono presentati quindi al cospetto dei loro pari età francesi. Fin dai primi placcaggi e mischie, la sorpresa per i nostri cugini è stata quella di vedere la prevedibile differenza di tasso tecnico ridimensionata dalla tenacia, dalla voglia e dall’entusiasmo dei “ruggers” biancorossi.

“La giusta ricompensa arrivava poi soprattutto dalle strette di mano e dagli abbracci finali degli avversari, un rito in questo bellissimo sport, insegnato e preteso come momento fondamentale della partita dagli allenatori e dalle società. Negli occhi dei bambini poi anche la felicità e l’orgoglio di chi si misura non sul piano della vittoria o sconfitta fine a se stesse, ma si quello di aver dato il massimo e di essersi divertiti insieme” spiegano gli allenatori del CUS Rugby Savona.

“Tutto intorno al campo nel frattempo proseguivano i preparativi per il terzo tempo (parte integrante e fondamentale di questo sport) tra griglie dove scoppiettavano salsicce, stand con dolci e panini e spillatrici di birra. A far da cornice il pubblico formato da papà, fratelli, sorelle amici e soprattutto dalle mamme dei giocatori, un altro pilastro insostituibile di questo meraviglioso ambiente sportivo” concludono dalla squadra savonese.

“Coraggio, rispetto, divertimento, disciplina, condivisione, sostegno, allegria. Valori che sembrano fuori dal tempo, ma proprio per questo così importanti da mantenere e tramandare, perché no anche attraverso il rugby” spiegano dal Cus Rugby Savona che invita chi volesse condividere alcuni di questi valori o semplicemente avere qualche informazione in più sulle attività e sugli allenamenti e iscrizioni a contattare Gianni 3480762739, Ulisse 3488044815 oppure scrivere alla mail ulisse.becher@gmail.com.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.