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Canoni demaniali marittimi, ecco le cifre per il 2015

Rispetto al 2014, il ministero ha deciso di abbassare la richiesta dello 0.90 per cento e quindi ha stabilito un canone di 356.04 euro

Spiaggia mare Loano

Provincia. Forse la cifra (inferiore all’uno per cento e pari a poco più di 3 euro) non inciderà in modo particolare sulle finanze dei concessionari, ma a voler vedere il bicchiere mezzo pieno si tratta lo stesso di una piccola buona notizia.

Il ministero per le infrastrutture e i trasporti ha comunicato in questi giorni l’aggiornamento delle misure unitarie dei canoni annui relativi alle concessioni demaniali marittime per l’anno 2015.

Rispetto alle cifre in vigore l’anno scorso e pari a 359,27 euro, per quest’anno il Governo ha deciso di abbassare la richiesta dello 0.90 per cento e quindi ha stabilito un canone di 356.04 euro. Anche lo scorso anno si era registrato un decremento dei canoni pari allo 0.5 per cento

La nuova cifra si basa sui calcoli effettuati da Istat, che, come di prassi, alla fine dell’anno scorso ha analizzato i prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (calati dello 0.1 per cento) e l’indice dei prezzi a produzione dei prodotti industriali (meno 1.7 per cento) per stabilire la media dei prezzi per i beni a maggiore consumo.

Viste queste minime contrazioni rilevate dall’Istituto, la segreteria della Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (ex DG Porti) del Ministero ha deciso di abbassare il canone.

Le misure unitarie così aggiornate costituiscono la base di calcolo per la determinazione del canone da applicare alle concessioni demaniali marittime rilasciate o rinnovate a decorrere dal primo gennaio 2015. La stessa percentuale si applica alle concessioni in vigore o che sono state rilasciate precedentemente al primo gennaio di quest’anno.

Scendendo più nel dettaglio e limitando l’analisi alle sole concessioni demaniali per finalità turistiche e ricreative, per quanto riguarda le “Aree scoperte” la riduzione è dello 0.90 per cento per un costo annuo al metro quadro di 2.58 euro per la categoria A e di 1.29 euro la categoria B.

Sulle “Aree e specchi acquei occupati con impianti/opere di facile rimozione”, il canone è inferiore dello 0.90 per cento rispetto a quello del 2014 e quindi ha queste cifre: per la categoria A è di 4.30 euro annui a metro quadro, per la categoria B è di 2.15 euro annui a metro quadro.

Per quanto riguarda invece le “Aree e specchi acquei occupati con impianti/opere di difficile rimozione nonché dalle pertinenze demaniali marittime non destinate ad attività commerciali, terziario-direzionali e di produzione di beni e servizi”, anche in questo caso la riduzione è dello 0.90 per cento. La categoria A pagherà 5.73 euro annui a metro quadro, mentre la categoria B 3.67 euro annui a metro quadro.

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