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Anche in Liguria in “calabrone asiatico”, i Verdi lanciano l’allarme: “A rischio la produzione di miele e il sistema agricolo”

Vespa Vellutina

Provincia. “Il ‘calabrone asiatico’ è arrivato in Liguria e in provincia di Savona ed è in grado di mettere a rischio la produzione di miele e attaccare il sistema agricolo che si basa sull’azione”. I Verdi savonesi lanciano l’allarme sul “calabrone asiatico” approdato in Francia e che si è diffuso anche in Liguria, dove nello scorso anno sono stati individuati 90 suoi nidi che potrebbero proliferare velocemente e diventare 1700 nel 2015.

“Anche in provincia di Savona gli apicoltori sono in allarme – dicono i Verdi – Questo calabrone ‘killer’ si nutre quasi esclusivamente di api mellifere e purtroppo si aggiunge agli altri parassiti che da anni già insidiano gli alveari. La Regione ha finanziato l’acquisto di attrezzature per 16 squadre di pronto intervento capaci di distruggere i nidi di questo pericolosissimo imenottero, ma il rischio che sta correndo la nostra agricoltura è grande”.

I rischi sono diversi: “Senza le api le nostre pregiate piante da frutto non potrebbero sopravvivere. L’84 per cento delle piante dipende dall’impollinazione delle api e condiziona il 76 per cento dell’intera produzione alimentare. Einstein diceva: ‘se l’ ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita’. Al Padiglione Italia dell’Expo, una sezione sarà dedicata agli insetti impollinatori, simbolo della biodiversità. Per una somma di fattori negativi, che comprendono non solo gli altri altri parassiti ma anche un andamento climatico negativo, la produzione del miele italiano nel 2014 si è ridotta di circa il 50 per cento e le importazioni sono aumentate del 15 per cento. Secondo i dati della Coldiretti, due barattoli di miele su tre,in vendita in Italia, sono di importazione: dall’Ungheria 7,6 milioni di chili.,dalla Cina 2,6 milioni di chili”.

Occorre intervenire: “E’ assolutamente necessario difendere i 75 mila apicoltori italiani che nel 2014 hanno prodotto miele per 12 milioni di chili. Gli apicoltori liguri sono mille e 400, con una dotazione di 25 mila alveari, ognuno produce circa 15 chili di miele ogni anno. Si parla poco di questo problema vitale che interessa non solo la produzione e il commercio del miele, ma tutto il ciclo della vita delle piante che ci consentono di vivere grazie all’impollinazione delle api. Alcuni coltivatori, per avere una buona impollinazione delle loro piante, noleggiano gli alveari degli apicoltori”.

L’intervento deve partire da lontano: “I Dipartimenti di Scienze Agrarie di importanti Università si sono attivati per attuare strategie capaci di bloccare questo terribile attacco alla nostra agricoltura, ma è necessario oggi che tutti siano informati dei rischi che stiamo correndo. Si devono organizzare anche squadre di volontari capaci di individuare la presenza sul territorio dei calabroni killer, nascosti in genere nelle parti più nascoste dei boschi. Una segnalazione tempestiva consentirebbe l’intervento immediato delle squadre specializzate e la distruzione di questo temibile agente. In Florida e in Canada gli apicoltori collaborano tra loro, si sono organizzati, hanno imparato tecniche di prevenzione contro tutta una serie di parassiti che attentano alla vita dei loro alveari. Anche in Liguria e in provincia di Savona tutte le persone consapevoli del problema si devono attivare”.

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