Albisola Superiore. Strade deserte, niente auto o pedoni. E un silenzio irreale, interrotto solo dai suoni della natura. Quasi fosse uno scenario bucolico di qualche campagna sperduta: e invece è il centro di Albisola, visto dall’alto.
La città sembra dormire, mentre nel luogo del ritrovamento della bomba le operazioni sono febbrili. L’evacuazione “regala” ad Albisola (e ai pochi rimasti in casa in barba alle direttive) una mattinata diversa, dove allo smog e ai motori si sostituisce il canto dei grilli.
Un silenzio ben diverso da quello assordante, fatto di morte e disperazione, che la bomba avrebbe dovuto portare con sé, 70 anni fa. Fortunatamente il destino ha deciso diversamente.
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