Alassio. “Questa mattina stessa abbiamo incontrato i rappresentanti locali di Anpi, abbiamo ascoltato le loro richieste e accolto i loro inviti, formulando a nostra volta delle proposte alternative per la ricorrenza del 25 aprile. Alla presenza di Marina Balduzzi, di Franca Oliva e di Jan Casella, abbiamo proposto l’utilizzo di piazza della Libertà, e la nostra idea è stata bene accolta da tutti i presenti. Si è trovata una soluzione, in accordo con tutte le realtà interessate, per la buona riuscita della giornata”.
Così dichiara il sindaco di Alassio Enzo Canepa in merito alle iniziative in programma per il 25 aprile. Una ricorrenza i festeggiamenti della quale hanno scatenato non poche polemiche.
Questa mattina il circolo Brixton aveva attaccato il primo cittadino affermando che “a distanza di sei anni il sindaco di Alassio e la sua giunta hanno nuovamente negato la concessione di piazza Partigiani ad Alassio per lo svolgimento della 23 esima Festa Popolare di Resistenza organizzata dal nostro circolo”.
I responsabili del circolo avevano aggiunto: “La cosa di per se potrebbe anche non sembrare particolarmente strana, non fosse altro che questa manifestazione viene organizzata in un giorno particolare, vale a dire il 25 aprile, la Festa della Liberazione. Una ricorrenza che oltretutto quest’anno celebra il suo settantesimo anniversario. Ci teniamo a ricordarlo perché forse a questa amministrazione non è ben chiaro il significato del 25 aprile e dei valori che ci stanno dietro. Gli stessi valori che ci permettono democraticamente di eleggere una giunta, un’amministrazione o un governo, gli stessi valori che ci permettono libertà di espressione, di parola e di stampa. Gli stessi valori per cui a quella piazza è stato dato il nome di ‘Partigiani d’Italia’ e non un nome a caso”.
Angelo Galtieri, consigliere comunale di opposizione di Insieme X, non ha digerito l’iniziativa dell’amministrazione comunale di rifiutare la richiesta di utilizzo di piazza Partigiani per un concerto finalizzato a celebrare la festa del 25 aprile e ha aggiunto: “Ad Alassio, un sindaco con velleità da podestà, si permette di negare quella piazza per un pomeriggio di festa fino alle 19 adducendo come scusa presunte lamentele da cittadini o commercianti o fantomatiche associazioni. Questo dimostra ancora una volta quale sia il livello di democrazia di questa giunta che si nasconde sempre dietro ad una scusa patetica e che tende a censurare o limitare il sacrosanto diritto di tutti coloro che si riconoscono nei valori antifascisti e democratici”.