Lite col cliente

Accusato di aver segregato in casa una prostituta: gip concede i domiciliari

Secondo gli inquirenti i due hanno litigato per il pagamento e l'uomo l'ha segregata in casa cercando di consumare lo stesso un rapporto sessuale

auto polizia 113

Savona. Pasqua lontano dal carcere per Luciano Alliod, il cinquantaseienne savonese finito in manette giovedì notte con le accuse di tentata violenza sessuale e sequestro di persona. L’uomo questa mattina è stato interrogato dal gip Francesco Meloni che ha convalidato il fermo, ma gli ha concesso gli arresti domiciliari.

Alliod è finito nei guai dopo una lite con una prostituta. Secondo la ricostruzione della polizia l’uomo, dopo averla contattata su Internet, l’ha ricevuta nella sua casa, in via Pirandello a Savona. A quel punto tra i due sarebbe nata una lite sulle modalità di pagamento (sembra che il cliente volesse pagare con un assegno) e la donna, una dominicana di 26 anni, avrebbe manifestato l’intenzione di andarsene.

Per tutta risposta, secondo la versione della donna, lui avrebbe cercato di avere comunque un rapporto e l’avrebbe chiusa nella camera da letto. Lei, spaventata, ha iniziato a gridare ma, visto che l’uomo non le apriva la porta, pur di scappare aveva finito per buttarsi giù dalla finestra al secondo piano. Un volo nel vuoto nel quale fortunatamente non ha riportato ferite troppo gravi.

Dopo l’intervento dei poliziotti, che avevano raccolto la testimonianza della prostituta, Alliod era stato arrestato. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Nocito, davanti al giudice ha però fornito una versione ben diversa dei fatti ed ha negato le accuse, in particolare quelle di aver cercato di violentare la donna.

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