Il giallo di laigueglia

Spunta un medium nella scomparsa di Marisa Comessatti

Un uomo di Milano parla di un gruppo di preghiera di cui faceva parte anche la donna scomparsa un anno fa

marisa comessatti

Laigueglia. C’è un uomo che vive a Milano, ma che ha frequentato Laigueglia e conosce parecchia gente. A “Chi l’ha visto?”, ripreso in volto, ha raccontato dell’esistenza, nel borgo marinaro del ponente ligure, di un gruppo di preghiera guidato da un medium che cambia voce e faccia e che evoca defunti. Chi partecipa è talmente spaventato che alla fine scappa. Parole forti trasmesse in tv e ascoltate in studio da Nada Dalla Corte, la figlia di Marisa Comessatti scomparsa da oltre un anno dal ponente ligure. Lei e la sorella Lara, avevano già visto l’intervista della durata di 40 minuti circa tre mesi fa. “Abbiamo parlato con i carabinieri anche di questa cosa. Perché chi sa qualcosa ora deve davvero parlare”, dice Lara parlando al cronista di IVG.

Marisa Comessatti, energica casalinga di Lagueglia, conduceva una vita esemplare: i lavori saltuari come collaboratrice domestica, il volontariato nella Croce Bianca, le cene del mercoledì con le amiche, l’amore delle due figlie, Lara e Nada, entrambe sposate, entrambe madri.

Marisa Comessatti, bionda e gaia, nonostante una vita dura, come sono le vite delle donne che abbiano perso il marito precocemente (il suo era morto nel 2007 per un male incurabile che se l’era portato via in tre mesi) scompare nel nulla la mattina del 21 febbraio scorso, proprio mentre l’aspetta nella sua casa di Garlenda la figlia Lara.  “Era una mamma premurosa e puntualissima per cui il 21 febbraio l’ho aspettata, ma non è arrivata. E mi sono preoccupata subito perché lei è una donna che avverte, se ritarda”, la ricorda ancora oggi la figlia.

Cosa pensare di questa sparizione? Un incidente forse. Quello stesso pomeriggio viene ritrovata la sua Seat Marbella azzurra parcheggiata nei pressi di un supermercato, a San Bartolomeo a mare.

Qualcuno dirà di averla vista parcheggiare con difficoltà (lei è una guidatrice non troppo abile) e poi scendere dalla macchina. Intorno alle 7 del mattino. Dove doveva andare Marisa? La macchina risulta chiusa regolarmente. Le due figlie, Lara e Nada Dalla Corte, si precipitano in casa della madre ma trovano tutto in ordine. Niente che lasci pensare ad una fuga, nessun biglietto che spieghi la scomparsa. L’unica cosa fuori posto è l’asse da stiro, che non è stato riposto.

Parte così, senza una direzione, l’indagine delle forze dell’ordine. Ma c’è poco da indagare, la vita di Marisa appare priva di ombre.

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