Spotorno. Un incontro sulla sicurezza informatica e l’uso consapevole dei social network. E’ quello promosso dal Comune di Spotorno, dal’Azienda per Servizi alla Persona Siccardi-Berninzoni e dal’Associazione Genitori di Spotorno e che avrà come relatore il giornalista informatico Paolo Attivissimo.
L’incontro è programmato per domani nella saletta conferenze dell’ASP Siccardi-Berninzoni in via Verdi a Spotorno. L’accesso è libero e gratuito ed è rivolto a tutta la cittadinanza, in particolare ai genitori i cui figli sono nell’età adolescenziale. Ed è proprio ai genitori che l’assessore alla pubblica istruzione Gian Luca Giudice si rivolge: “Se vostro figlio si trova in età adolescenziale, allora è probabile che proveniate da una generazione cresciuta senza computer. Forse vi ricordate dell’Atari e del C64, tuttavia avete inviato la vostra prima e-mail quando eravate già adulti. Quindi, se non avete studiato informatica, è probabile che usiate il vostro pc privato soprattutto per scrivere lettere, per archiviare foto, per comprare delle scarpe nel negozio online o per partecipare ad aste online aumentando per esempio il prezzo di un tavolo in legno. Il vostro computer privato è per voi uno strumento di aiuto nella vita quotidiana, ma di certo non ne è il fulcro. Per vostro figlio è diverso. I nostri figli non possono vivere senza computer, senza cellulare, e soprattutto: senza Internet. Questo è il loro mondo: sono figli della rete. Se per esempio vogliono incontrarsi con i figli dei vicini, mandano 20 sms prima di percorrere le scale e suonare alla porta. E se si vuole sapere qualcosa su di loro, basta andare sulla loro pagina Facebook, controllare il loro ‘profilo’ e vedere quanti ‘amici’ hanno”.
Il concetto di “amico” su Internet non ha però lo stesso significato che ha nella realtà: “Le ‘richieste di amicizia’ si fanno in automatico, con un semplice ‘aggiungi’, anche i semplici conoscenti e persino gli estranei (ad esempio quelli di una comunità di gioco) possono diventare amici. Molti di questi ‘amici’ non li si è mai visti di persona. Le reti sociali (social network), nelle quali i vostri figli si muovono con grande agio, si conoscono, chattano, si danno appuntamenti, si innamorano o si insultano, sono divenute una realtà in costante aumento, la quale non può essere né vietata né eliminata, ma che invece deve essere accettata e controllata in modo competente! Facebook, LinkedIn, o Google Plus da tempo non sono più una novità, ma fanno parte della vita quotidiana. Solo Facebook conta nel mondo oltre un miliardo di membri. Alcune di queste reti si rivolgono soprattutto ad adulti che desiderano mettersi in contatto per motivi professionali, altri a particolari categorie di giovani, ma giovani, ma Facebook li vuole tutti: persone di ogni età, gruppi, aziende, ecc. Ma cosa rende i social network così interessanti per i giovani? Si tratta soprattutto di due aspetti già impliciti nel nome: il sociale e la rete”.