La guerra sui canoni demaniali

Spiagge, Cascino “Pronti ad impugnare la legge se non verremo ascoltati”

La Regione si schiera in difesa dei balneari e invoca un tavolo di confronto costruttivo per risolvere tutti gli aspetti legislativi che riguardano le spiagge

cascino

Sul tema delle concessioni ai balneari la Regione si schiera al fianco degli operatori balneari ed è pronta ad impugnare il disegno di legge davanti alla Corte Costituzionale andando quindi contro il Governo. Secondo l’assessore regionale Gabriele Cascino “la necessità di adeguare il quadro normativo italiano in materia di demanio marittimo ai principi comunitari in materia di trasparenza, non discriminazione, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi è un’esigenza indifferibile – anche in riferimento al vuoto normativo che una pronuncia negativa delle Corte di Giustizia potrebbe comportare – e può costituire l’occasione per riformare ed aggiornare l’intera materia. Con ciò venendo anche incontro alle richieste delle varie categorie economiche che operano sul demanio marittimo”.

Ed ecco che la materia sarà oggetto del prossimo tavolo di confronto Stato-Regioni. Gli enti regionali, con la Liguria capofila, sono fiduciosi che la costituzione del tavolo con il Governo “possa aiutare e favorire per il futuro una migliore sinergia tra le diverse Istituzioni che hanno il compito di gestire questa materia così strategica per il Paese”.

In sostanza la Regione Liguria chiede che “si faccia chiarezza con la Commissione Europea sulla possibilità di un regime transitorio delle attuali concessioni demaniali marittime; è recente la notizia che in altri Paesi dell’Unione le concessioni demaniali marittime sono state prolungate di 75, 50 o 30 anni, a seconda della tipologia (Spagna), oppure che sono state mantenute forme di preferenza in favore del concessionario uscente (Portogallo), quindi che sia confermata la possibilità di attivare un “doppio binario” che distingua le concessioni attualmente in vigore da quelle nuove, con una proroga di lunga durata per le prime con adeguati investimenti e procedure di evidenza pubblica subito applicati per le seconde”.

E l’assessore Cascino annuncia battaglia: “Si tratta di una materia di studio ampia e complessa. Un disegno di legge del Governo deve avere come parte attiva le Regioni ed aprire un tavolo di confronto. Se ciò non ci sarà siamo pronti ad impugnare quel disegno. Va anche ricordato che l’uso del demanio marittimo coinvolge una pluralità di attività che, oltre a quella turistico ricreativa, riguardano il commercio, la pesca e l’acquacoltura, l’industria – intendono inoltre segnalare alcuni dei temi da porre a fondamento della riforma: la necessità di ulteriore modulazione della durata delle concessioni in essere deve muovere dalla considerazione dell’importanza che, in termini occupazionali, rivestono le imprese turistiche e le attività produttive operanti sul demanio marittimo e dalla necessità che ripartano gli investimenti che, in questi settori, sono da anni bloccati dall’incertezza delle prospettive future”.

Soddisfatti i sindacati dei balneari a cominciare dall’ufficio di presidenza nazionale della Fiba Confesercenti che vede come membro Gianmarco Oneglio. “Con questa presa di posizione la Regione ha dimostrato concretezza e disponibilità verso la nostra categoria che da anni vive in un clima di incertezza legislativa. Questo è un atto concreto che dimostra come la Regione e l’assessore Cascino abbiano mantenuto la promessa di sostenere la causa e le nostre istanze di fronte al Governo. Chi investe nel futuro di questa attività deve essere messo in grado di pianificare investimenti nel medio e lungo termine. Ciò anche per migliorare l’immagine e l’offerta turistica della Liguria che non va dimenticato vive soprattutto di  sole e mare”

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