Savona. Chiuderanno, ma chissà quando; anzi, il 13 aprile. Anzi no, il piano è sospeso. Il balletto sul destino dell’ufficio postale dell’Ipercoop ha già riservato diverse sorprese, e tuttora il suo futuro è appeso a un filo: e così un gruppo di utenti ha deciso di creare un comitato spontaneo per tentare di salvarlo.
Le voci su una possibile chiusura si inseguono già da inizio febbraio, da quando la Cisl, in un comunicato, si scagliava contro la scelta di Poste Italiane di “tagliare” alcuni uffici. Il sindacato ne elencava quattro in provincia di Savona: Ellera, Casanova di Varazze, Finale Ligure 1 e, appunto, le poste del centro commerciale Il Gabbiano di Savona. Apriti cielo: la rivelazione aveva scatenato le reazioni dei savonesi, data la comodità e l’utilità dell’ufficio.
All’epoca però nulla risultava alla direzione del Centro, e così le voci cessarono. Tregua di breve durata: una settimana fa, il 17 marzo, la notizia della chiusura era tornata prepotentemente d’attualità. Con, questa volta, una data ben chiara: il 13 aprile, giorno in cui avrebbe preso il via il piano di Poste Italiane (con il taglio o il ridimensionamento di quasi 600 uffici in tutta Italia). Il giorno dopo, di fronte alle proteste piovute da tutto lo stivale, il dietrofront: piano sospeso in attesa di valutare con Regioni e amministrazioni locali “le eccezioni” necessarie a garantire il presidio sul territorio.
Il che significa che la chiusura dell’ufficio al Gabbiano è al momento solo rimandata, e soltanto se Poste valuterà quello sportello importante per la presenza sul territorio la chiusura sarà scongiurata. E proprio con questa consapevolezza un gruppo di cittadini ha deciso di istituire un comitato spontaneo: da questa mattina è iniziata la raccolta di firme contro la chiusura dell’ufficio. Una raccolta che proseguirà domani e giovedì, dalle 9 alle 14: la sorte delle poste dell’Iper è appesa a un filo, l’obiettivo è di renderlo sempre più spesso e resistente a suon di firme.