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Savona, il consiglio approva il regolamento del campo nomadi. Lirosi: “Benefici per residenti e ospiti”

Lirosi: "Dopo 25 anni finalmente poniamo mano ad una situazione non più sostenibile che porterà diversi risultati"

savona palazzo sisto

Savona. E’ stato approvato oggi dal consiglio comunale di Savona il regolamento del “campo nomadi” della Fontanassa. “Il delicato argomento del cosiddetto ‘campo nomadi’ – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Francesco Lirosi – va affrontato nelle sue due componenti principali: il regolamento (con annesso modulo di istanza di accesso e di permesso di sosta) e il progetto di ristrutturazione. Il regolamento è stato prima lungamente discusso con i cittadini interessati, che lo hanno approvato e sottoscritto, in varie sedute di Giunta e infine in due sedute di 3^ commissione consiliare, da cui sono scaturiti molti emendamenti tutti raccolti nell’emendamento del sindaco e tutti accolti. Infine, il consigliere Alessandro Parino ha presentato 75 emendamenti, 41 dei quali hanno ricevuto parere negativo dalla nostra amministrazione. Questo regolamento è applicabile ad un qualsiasi campo nomadi e pertanto quello della Fontanassa potrà in futuro trovare collocazione diversa e più idonea”.

L’iter è stato lungo e laborioso: “Già nel corso delle nostre varie riunioni si sono evidenziate asprezze e cadute di stile veramente inopportune – ha detto Lirosi – In sostanza, noi permetteremo a questi cittadini di vivere meglio ma questi dovranno obbligatoriamente rispettare le regole comportamentali del buon vivere civile. Sottolineo che l’azione del Comune si inquadra linearmente nelle vigenti normative (peraltro piuttosto vaghe) che in Italia regolamentano la materia. Il consigliere Delfino mi ha fornito un estratto del ministero del lavoro e delle politiche sociali inerente le politiche comunitarie per l’integrazione dei rom al riguardo di: accesso all’istruzione, accesso all’occupazione, accesso all’assistenza sanitaria, accesso all’alloggio. Peraltro, tale iniziativa ministeriale risale all’anno 2011, tratta di fondi utilizzabili per tutti i 4 argomenti citati e rinvia ad Euromanet.eu per quanto attiene solo i primi 3 argomenti. In realtà, quei cittadini sono integrati per i citati primi 3 argomenti, così come gli altri savonesi. Per quanto riguarda l’accesso all’alloggio, fermo restando che molti di loro non hanno mai espresso interesse in tal senso, il progetto europeo risulta a lungo termine, prevede la compartecipazione delle amministrazioni nonché interventi diretti oggi da noi non sostenibili. Sono convinto che questo tipo di azione in futuro verrà presa in considerazione da più di una pubblica amministrazione del paese”.

A breve l’amministrazione comunale provvederà a creare 22 piazzole di sosta (17 da 54 metri quadri e 5 da 78 metri quadri), a sistemare la fogna sul lato di levante e a realizzare nuove tubazioni sul lato di ponente, a predisporre 22 torrette per l’approvvigionamento della corrente elettrica e altre 22 per l’erogazione di acqua potabile. I lavori saranno divisi in due fasi, dureranno 90 giorni e avranno un importo di circa 100 mila euro, oltre a somme a disposizione.

“Inoltre – ha aggiunto Lirosi – abbiamo anche provveduto a formulare preventivo per creare parcheggi davanti al campo sportivo Fontanassa, attraverso la sostituzione di 30 metri di guard rail, oggi ammalorato e non più sicuro; l’asfaltatura di 120 metri quadri di sterrato e la sistemazione di quello già esistente (altri 320 metri quadri) e la realizzazione della segnaletica orizzontale. L’illuminazione, ancorché non perfetta, viene già fornita dal palo presso il campo sportivo, a mezzo doppio faro. Con questa iniziativa si potranno ottenere un parcheggio per pulmann, due per disabili e 18 posti ‘normali’. Il costo previsto di 12 mila euro: non appena avremo reperito i fondi si potrà procedere”.

Per essere ammessi al campo si dovrà fare domanda all’apposito comitato, presieduto dal sindaco Federico Berruti e formato da dirigenti e da due consiglieri (uno di maggioranza ed uno di minoranza). Il permesso verrà concesso per un periodo di 4 anni, ripetibili (solo 10 mesi per i non residenti a Savona).

“Chi sarà ammesso dovrà rispettare un regolamento di convivenza civile interno molto severo, acquistare le nuove case mobili, pagare direttamente le bollette ed anche un affitto al Comune. A chi non pagherà l’affitto verrà concessa una sola volta la possibilità di un piano di rientro concordato, secondo le norme previste dal procedimento amministrativo. In caso di danneggiamenti all’interno del campo, il responsabile dovrà risarcire i danni e, qualora non fosse identificato, la spesa verrà suddivisa tra i residenti. Tutti i residenti, qualora non ottemperassero a ognuna delle regole succitate, perderanno il loro diritto e saranno allontanati, anche con il ricorso alla forza pubblica”.

Dopo l’approvazione in consiglio comunale, ora il sindaco avrà un mese per procedere alla nomina del comitato di gestione, che entro un altro mese dovrà visitare il campo e riferire alla giunta. Entro quattro mesi provvederà alla redifinizione delle piazzole ed alla graduatoria di assegnazione. Entro un anno dall’assegnazione tutte le strutture ed i cariaggi non conformi dovranno essere allontanate a spese dei residenti.

“Dopo 25 anni – spiega l’assessore Lirosi – finalmente poniamo mano ad una situazione non più sostenibile che porterà diversi risultati. I cosiddetti nomadi (alcuni sono a Savona da 20 anni) vivranno meglio e l’amministrazione avrà così il diritto di richiedere loro il rispetto delle norme di civile convivenza (ripeto, attraverso un regolamento assai severo). Viene sanato un sito molto degradato, con evidente vantaggio anche per i vicini. I residenti nel campo dovranno interessarsi direttamente del pagamento delle bollette dell’acqua e del gas. Il Comune non avrà più l’attuale danno erariale, evitato attraverso il pagamento di un affitto per l’occupazione del suolo pubblico, oggi del tutto assente. In sostanza, credo sia una azione globale e fortemente positiva che, ripeto, porterà beneficio agli interessati, alla città ed anche all’amministrazione comunale”.

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