Savona. Centomila euro per la sistemazione del “campo nomadi” di via Fontanassa a Savona. Oggi a Palazzo Sisto si è tenuta una rione della 3^ commissione consiliare, che ha approvato il regolamento per la gestione e l’utilizzo del cosiddetto “campo nomadi”. La riunione faceva seguito a quella del 6 novembre scorso, quando l’assessore ai lavori pubblici Francesco Lirosi aveva presentato la bozza di regolamento ai commissari perché presentassero gli eventuali emendamenti.
“La riunione di oggi ha portato all’approvazione del nuovo testo – spiega Lirosi – A breve l’amministrazione comunale provvederà a creare 22 piazzole di sosta (17 da 54 metri quadri e 5 da 78 metri quadri), a sistemare la fogna sul lato di levante e a realizzare nuove tubazioni sul lato di ponente, a predisporre 22 torrette per l’approvvigionamento della corrente elettrica e altre 22 per l’erogazione di acqua potabile. I lavori saranno divisi in due fasi, dureranno 90 giorni e avranno un importo di circa 100 mila euro, oltre a somme a disposizione”.
Per essere ammessi al campo si dovrà fare domanda all’apposito comitato, presieduto dal sindaco Federico Berruti e formato da dirigenti e da due consiglieri (uno di maggioranza ed uno di minoranza). Il permesso verrà concesso per un periodo di 4 anni, ripetibili (solo 10 mesi per i non residenti a Savona).
“Chi sarà ammesso dovrà rispettare un regolamento di convivenza civile interno molto severo, acquistare le nuove case mobili, pagare direttamente le bollette ed anche un affitto al Comune. A chi non pagherà l’affitto verrà concessa una sola volta la possibilità di un piano di rientro concordato, secondo le norme previste dal procedimento amministrativo. In caso di danneggiamenti all’interno del campo, il responsabile dovrà risarcire i danni e, qualora non fosse identificato, la spesa verrà suddivisa tra i residenti. Tutti i residenti, qualora non ottemperassero a ognuna delle regole succitate, perderanno il loro diritto e saranno allontanati, anche con il ricorso alla forza pubblica”.
Il regolamento dovrà essere ora approvato dal consiglio comunale. Poi, entro un mese il sindaco dovrà procedere alla nomina del comitato di gestione, che entro un altro mese dovrà visitare il campo e riferire alla giunta. Entro quattro mesi provvederà alla redifinizione delle piazzole ed alla graduatoria di assegnazione. Entro un anno dall’assegnazione tutte le strutture ed i cariaggi non conformi dovranno essere allontanate a spese dei residenti.
“Dopo 25 anni – spiega l’assessore Lirosi – finalmente poniamo mano ad una situazione non più sostenibile che porterà diversi risultati. I cosiddetti nomadi (alcuni sono a Savona da 20 anni) vivranno meglio e l’amministrazione avrà così il diritto di richiedere loro il rispetto delle norme di civile convivenza (ripeto, attraverso un regolamento assai severo). Viene sanato un sito molto degradato, con evidente vantaggio anche per i vicini. I residenti nel campo dovranno interessarsi direttamente del pagamento delle bollette dell’acqua e del gas. Il Comune non avrà più l’attuale danno erariale, evitato attraverso il pagamento di un affitto per l’occupazione del suolo pubblico, oggi del tutto assente. In sostanza, credo sia una azione globale e fortemente positiva che, ripeto, porterà beneficio agli interessati, alla città ed anche all’amministrazione comunale”.
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