Regione. Sono anni che la Liguria deve affrontare e risolvere in modo adeguato il problema dei rifiuti e solo adesso la giunta e l’assessore Paita, a pochi giorni dal termine del mandato, manderanno all’approvazione del consiglio regionale un piano insufficiente, superficiale e nemmeno in linea con la normativa nazionale”.
Roberto Bagnasco, consigliere e coordinatore provinciale di Forza Italia Marco Melgrati, presidente del gruppo Forza Italia, puntano il dito verso la proposta del Piano per la gestione dei rifiuti che dovrebbe essere messo in votazione nel prossimo e ultimo consiglio di questa legislatura.
“Nulla di fatto nelle inutili commissioni in cui non si è nemmeno riusciti a discutere, ma si è litigato sulle richieste del centro destra che ha tentato, inutilmente, di approfondire i contenuti e di puntualizzare le priorità dei problemi da risolvere e che, soprattutto ha evidenziato come sulle discariche e sull’assetto degli impianti il Piano presentato trova il suo più clamoroso ‘tallone di Achille'”, spiegano Bagnasco e Melgrati.
“E’ inaccettabile che la Liguria subisca ancora l’inettitudine e l’incapacità della sinistra a dare finalmente una soluzione al problema dei rifiuti, così come richiesto inderogabilmente dall’Europa che ha sanzionato pesantemente il nostro Paese poiché anche la nostra Regione non rispetta le regole sulle percentuali della raccolta differenziata e sulla corretta gestione degli impianti di smaltimento. Una Regione che costringe i propri Comuni a subire l’attenzione della Corte dei Conti per il mancato raggiungimento degli obiettivi senza dare loro la possibilità di miglioramento per aver ignorato deliberatamente la necessità di rendere operativi gli Ato, di individuare i siti per lo smaltimento e soprattutto per non aver fornito agli Enti, incatenati al Patto di Stabilità, le risorse economiche necessarie a una seria progettazione”.
Continuano i consiglieri di Forza Italia: “Il Piano presentato, che si articola in 18 slide schematiche e poco esaustive, fotografa in modo impietoso la realtà ligure che consiste in tutta una serie di risultati mai raggiunti. La Regione stessa prende atto che a tutto il 2013 sono solo 11 i comuni Liguri che hanno raggiunto la percentuale richiesta e la stessa Regione, nel suo complesso, ha una media di raccolta differenziata che si attesta ad un miserrimo 33,07 per cento”.
Ma c’è altro: “A pagina 9 si arriva al grottesco e si indicano gli obbiettivi, quelli ovvi e che dovrebbero essere stati raggiunti ormai da anni : favorire e sviluppare la prevenzione, raggiungere il 65% della raccolta differenziata, favorire le attività di recupero e conseguire l’autonomia di gestione del rifiuti, senza indicare in alcun modo i mezzi economici e gli strumenti necessari con cui si intenda intervenire. Tutto fumo e niente arrosto”.
Il giudizio è negativo. “E’ questo il Piano delle pie illusioni, il monumento alle intenzioni e privo completamente di concretezza. Dove sono le risorse per fare gli impianti? Sono stati individuati i siti per fare gli impianti? Ci sono le autorizzazioni per fare gli impianti? Il nulla totale. Manca tutto quello che serve per far sì che quello che risulta essere uno strumento stonato e inascoltabile diventi invece, efficiente, organico ed organizzato, insomma utile e capace di affrontare e risolvere il problema”.
Concludo Roberto Bagnasco e Marco Melgrati: “In sintesi il Piano è l’esplicito ‘mea culpa’ da parte della Regione che, nella sua cronica inefficienza, dà una palese dimostrazione di come sia sempre mancata la volontà di risolvere davvero la questione dei rifiuti e di affrontare con serietà e responsabilità i doveri istituzionali e politici”.