Uguaglianza

Regione, pari opportunità tra uomini e donne ancora lontane nei Comuni e nelle aziende

Regione. Pari Opportunità tra donne e uomini, tante iniziative realizzate nella legislatura che sta per concludersi, dalla collaborazione con le scuole, al contrasto alla violenza di genere, al welfare aziendale, ma il percorso e le misure in atti per favorirle nel campo delle politiche di genere, del lavoro femminile, delle imprese, microcredito è ancora lungo e richiede l’impegno di tutti. Soprattutto della politica che, quanto a parità, non brilla.

Lo hanno sottolineato, in una conferenza stampa, l’assessore alle politiche sociali e pari opportunità della Regione Lorena Rambaudi, la consigliera e la presidente della commissione pari opportunità Valeria Maione e Patrizia Muratore all’indomani dell’8 marzo.

Basta scorrere la tabelle delle politiche sociali e pari opportunità della Regione rese note dall’assessore Lorena Rambaudi che riguardano la presenza delle donne alla guida e nelle giunte dei comuni liguri, nonostante qualche miglioramento si sia registrato nelle amministrazioni rinnovate nel 2013, dopo le nuove norme legislative statali per promuovere il riequilibrio fra donne e uomini nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali.

Su 232 comuni liguri (tre in meno dei 235 complessivi, in quanto attualmente commissariati) i sindaci uomini sono 203, l’87,50 per cento, le donne-sindaco appena 29, il 12,50 per cento.

La musica non cambia nelle giunte dove fra sindaci e assessori gli uomini sono 670 su 905, oltre il 74 per cento. Stesso discorso per i consigli comunali : gli scranni dei maschietti sono 1791 (71,47 per cento) quelli delle donne 715 (28,53 per cento).

In particolare, la situazione nei quattro comuni liguri capoluogo è la seguente: nella giunta del Comune di Genova su 12 assessori le donne sono addirittura in maggioranza 6-5 (50 per cento), a Imperia la presenza di donne fra gli assessori è del 20 per cento, 3 contro 5 uomini, due donne contro 6 uomini anche nella giunta comunale di Savona, donne sconfitte anche alla Spezia per 2-7.

Anche una ricerca condotta dalla consigliera di parità della Regione sul campione di maschi e femmine fra le posizioni “apicali” in un’ampia “galassia” di enti, istituzioni, parti sociali dà risultati deludenti per le donne : 944 su 2941. Livelli di presenza dal 5 al 30 per cento ma che raggiungono la parità, il 50 per cento, per quanto riguarda le vice direzioni generali. “Peccato che le decisioni alla fine vengano prese dal direttore generale”, ironizza Valeria Maione che insieme a Rambaudi e Muratore ha auspicato che anche la formazione delle liste elettorali tenga conto della presenza femminile.

Frattanto, lunedì 16 marzo anche in Liguria saranno convocati gli stati generali per fare il punto della situazione sulla condizione lavorativa delle donne.

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