Solidarietà pelosa

Loano, successo per la riffa pro pelosi di Betti Bellani: raccolte oltre tre tonnellate di cibo fotogallery

A gennaio Betti Bellani ha promosso una lotteria molto particolare: i biglietti in cambio di cibo per animali

Loano. Più di tre tonnellate e 100 chili di cibo, 150 premi messi in palio gratuitamente da decine di persone e attività commerciali per un valore complessivo di diverse migliaia di euro. Una rete che copre mezza Liguria e formata da decine di volontari e che ha permesso di aiutare animali dal nord al sud Italia (isole comprese).

Sono questi i numeri definitivi della “Lotteria Pro Pelosi”, l’iniziativa messa in piedi da Betti Bellani, titolare insieme al marito Paolo Castellucci della storica “Ottica Berto” di via Ghilini a Loano e animalista convinta.

A gennaio Betti ha deciso di far partire una lotteria dal funzionamento molto particolare: i biglietti non si compravano con i soldi ma con il cibo per animali. Ogni mezzo chilo di scatolette o crocchette dava diritto ad un ticket che, se fortunato, permette di portarsi a casa un premio.

“Ho coinvolto amici e colleghi commercianti – racconta Betti Bellani – Ognuno di loro ha offerto qualcosa: i ristoratori hanno messo in palio una cena o una pizza, i baristi una serie di colazioni, le parrucchiere una o più messa in piega, le estetiste massaggi o trattamenti di bellezza e via dicendo”.

Dopo tre mesi di raccolta di cibo e di premi e di distribuzione dei biglietti, oggi è tempo di tirare le somme: fino alle 17.30 di oggi nella bottega di “Ottica Berto” si terrà l’estrazione dei biglietti. Che, come detto, sono 6 mila e hanno permesso di mettere insieme una grande quantità di cibo: “E’ andata benissimo – dice Betti Bellani – Abbiamo raggiunto l’obiettivo che per noi era più importante: tre tonnellate di cibo. Che sono state donate a canili, gattili e oasi e anche a persone private come gattare o persone che hanno difficoltà in questo momento”.

“Oggi sarà una grande festa – aggiunge Betti Bellani – Ogni ora estrarremo 25 numeri, che permetteranno ciascuno di portarsi a casa uno dei 150 premi donati da tantissime persone, commercianti e artigiani. A donare non sono stati soltanto i loanesi: in moltissimi ci hanno chiamato e ci hanno portato regali bellissimi di valore diverso ma tutti donati con tanto amore. E’ un risultato inaspettato. Ho avuto dodici collaboratrici, che mi hanno aiutato tantissimo e con le quali ho fatto un’enormità di chilometri col sole e con la pioggia, sia di giorno che di notte. Tra noi abbiamo sempre detto che sarebbe stato uno splendido risultato arrivare alle tre tonnellate. Quando siamo arrivati alle tre tonnellate e 100 chili ci siamo parecchio emozionate”.

In brevissimo tempo la rete ha assunto proporzioni colossali: “Siamo partiti ‘piano’, coinvolgendo amici e conoscenti – spiega ancora Betti – Ma già dopo una settimana sono stata contattata da tante altre persone che abitano e lavorano fuori da Loano. Spesso addirittura fuori dalla Liguria. Qualcuno si è offerto di donare altri premi, qualcuno di acquistare decine di biglietti. Altri ancora si sono offerti volontari per dare una mano a raccogliere il cibo o per distribuirlo. Abbiamo coperto una zona enorme, che va da Ventimiglia a Lavagna. Nell’entroterra siamo arrivati a Cairo e ad Altare e abbiamo fatto anche uno splendido lavoro a Genova grazie ad Isabella che ha donato a tantissime gattare moltissimo cibo. Siamo veramente contenti. Ho avuto vari ‘collaboratori’ che mi hanno una mano a smistare le offerte in tante città. E a donare non sono state soltanto persone comuni: siamo riusciti a coinvolgere anche le scuole di Loano, Boissano ed Albenga”.

I numeri sorprendono, ma non solo: “Il dato strettamente numerico, cioè la quantità di cibo raccolto o il numero o il valore dei premi, di certo sorprende. Ma ciò che veramente ha stupito e riempito di felicità è stato vedere il grande impegno, la disponibilità e l’energia di chi ogni giorno mi dà una mano a portare avanti questa iniziativa. Il lavoro da fare è tantissimo. Bisognava raccogliere le adesioni, verificarle, raccogliere il cibo e i premi e organizzare il trasporto del materiale. Tutto ciò è stato fatto da volontari che non hanno altro interesse se non quello di aiutare gli animali. Questo è senza dubbio l’aspetto più importante e sorprendente”.

Ma Betti Bellani non si è limitata al cibo: “Abbiamo raccolto anche medicinali per animali. A volte capita che un cane o un gatto esaurisca la terapia prima di finire le confezioni di farmaci. Noi abbiamo raccolto gli ‘avanzi’ e li abbiamo distribuiti dove c’era più bisogno”.

Le iniziative pro-pelosi di Betti Bellani non si limitano a quest’ultima lotteria. Negli ultimi mesi ha scritto due libri umoristici e autobiografici (“Le avventure dei Berto’s” e “Le avventure dei Berto’s 2.0″) che ha venduto per raccogliere fondi per acquistare altro cibo da donare alle strutture e ai volontari che curano gli animali randagi o malati e ha organizzato due aste che mettevano in palio rispettivamente opere d’arte e borse. Le offerte e i rilanci, ovviamente, erano a colpi di scatolette e di croccantini.

Un impegno costante e molto creativo. Che trova la migliore spiegazione nella frase di Alphonse Toussenel che la stessa Betti Bellani ha voluto ricordare in entrambi i suoi libri: “In principio Dio creò l’uomo. Poi, vedendolo così debole, gli donò il cane”.

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