Sfida vinta

Giulia, la bambina di Borghetto che sognava un’altalena per disabili: ora è realtà

Dopo mesi di tentativi inutili l'altalena ora arriverà grazie ad un concorso di Vallelata: un'amica ha raccontato la sua storia e ha vinto 3000 euro

Borghetto Altalena Disabili

Borghetto Santo Spirito. Una figlia disabile, una mamma tenace e un sogno: quello di permettere anche alla propria bambina di andare sull’altalena. Un sogno parso per molto tempo irraggiungibile, tra lotte col Comune e collette poco riuscite, che ora invece diventa realtà grazie a mozzarelle e ricotte.

Sì, perché l’altalena verrà acquistata con un buono da 3.000 euro donato da Vallelata al termine di un concorso, intitolato “Progetto Qualità”, volto a premiare i progetti più interessanti in tema di ecologia o solidarietà: la storia di Giulia, la bambina di Borghetto che sognava un’altalena, è stata infatti scelta tra le 6 da finanziare. A raccontarla un’amica della madre, scrittrice per passione, che ha deciso di mandare il proprio progetto al concorso nella sezione “Vivere insieme”.

La mia idea è nata dopo aver parlato con una mamma triste – scrive Sonia – una mamma a cui si stringe il cuore ogni volta che porta la sua bimba al parco giochi: perché Giulia non può giocare, può solo guardare gli altri bambini che lo fanno! Giulia è su una sedia a rotelle e a Borghetto S. Spirito (SV) il parco pubblico non è dotato di strutture per persone con handicap, poiché il comune non ha abbastanza fondi”.

Vista l’impossibilità di ottenere l’altalena tramite il Comune, la mamma ha pensato allora di lanciare una raccolta di fondi, insieme al comitato cittadino “Tuteliamo Borghetto” e la sua presidentessa Carolina Bongiorni: ma i risultati sono stati sotto le attese. “Per queste cose, si sa, la gente non ha mai tempo e cuore – scrive Sonia nel progetto – forse convinta del fatto che siano problemi degli altri e non propri”.

E allora, “basterebbe poco per far felice Giulia e tutti i bambini disabili della zona, che come lei vengono spesso lasciati ai margini della società: l’idea sarebbe quella di attrezzare il parco di una speciale altalena, oppure di una giostrina rotante, oppure di un piccolo play village, tutti costruiti con materiale particolare, con bordi di sicurezza e con aperture per carrozzelle. In questo modo sarebbe possibile dare voce a chi non ne ha, offrire un motivo di gioia a chi fa fatica a trovarlo quotidianamente, ma soprattutto garantire il diritto di gioco per tutti nella stessa misura, perché si è bambini una volta sola e quello che dovrebbe essere il periodo più bello della vita di ognuno, quello ricordato per le gioie e le risate, a volte può trasformarsi nel peggiore degli incubi per i meno fortunati”.

“La collettività ne ricaverà un valore aggiunto – garantiva Sonia nel suo scritto – perché il progetto ha un valore etico e sociale davvero forte, e il parco giochi di Borghetto Santo Spirito potrà diventare il nuovo punto di aggregazione e socializzazione per realizzare il sogno di tutte le Giulie che fino a oggi sono solo state spettatrici della felicità degli altri”. E Vallelata le ha dato ragione, con un buono da 3.000 euro più iva grazie al quale quell’altalena, finalmente, diventerà realtà.

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