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Festa patronale, il vescovo Lupi: “La misericordia tratto comune di Pio VII e Papa Francesco” fotogallery

processione savona

Savona. “Siamo, come ogni anno molto numerosi, per ringraziare Maria per la sua protezione: l’abbiamo sperimentata in tante circostanze della nostra vita, e per questo siamo qui. Nella nostra vita incontriamo tante difficoltà, e oggi in modo particolare, ma anche a noi, come al Beato Botta Maria dice oggi “non temere, io sono la Vergine Maria”, quasi a dire “io sono la tua mamma, non devi avere paura, io sono con te, non ti abbandonerò mai”. Portiamo a Maria il dono della nostra presenza, della nostra conversione, della nostra fede. Apriamo il nostro cuore per ascoltare la Parola di Gesù e per riceverlo nell’Eucaristia, affinché la nostra fede ne sia rafforzata e possiamo sempre sperimentare la protezione, l’affetto, lo stimolo di questa Madre, che vuole solo il nostro bene e la nostra salvezza”. Queste le frasi del Vescovo Vittorio Lupi durante le celebrazioni al Santuario per la tradizionale Festa patronale, sottolineando come la pioggia dei giorni scorsi abbia improvvisamente lasciato spazio al sole, segno di speranza.

Il vescovo, come promesso, ha poi ufficialmente “lanciato” dal Santuario le iniziative per il bicentenario dell’Incoronazione di N.S. di Misericordia da parte di papa Pio VII dando a tutti i fedeli l’appuntamento a meno di due mesi. Nella sua omelia un approfondito excursus storico che racconta la devozione di Pio VII alla Madonna di Savona e il suo felice rapporto con la nostra città, che pur essendo la sede della sua prigionia, il pontefice definì “piccola Roma” poiché gli fu fedele e vicina nella sofferenza.

Quindi, ha sottolineato il valore della “misericordia” come tratto comune tra Pio VII e Francesco e quel Giubileo straordinario dedicato proprio a questo tema a 200 anni esatti dall’incoronazione della Vergine apparsa a Botta sulle rive del Letimbro. “Misericordia è il sentimento che meglio esprime l’atteggiamento di Dio nei confronti dell’uomo e Misericordia è l’annuncio che Maria ha portato il 18 marzo 1536, esattamente 479 anni fa, qui, in questo posto. Qui veniva scritta una pagina gloriosa della storia di Savona, e a scriverla era Maria stessa che appariva ad un contadino di queste terre, Antonio Botta. Il 10 maggio 1815, 279 anni dopo, qui si scriveva un’altra pagina gloriosa per la storia di questa città, e insieme una pagina di misericordia, come vedremo, e questa volta a scriverla era un Papa che era venuto appositamente da Roma per incoronare la Madre di Misericordia” ha detto il vescovo Lupi.

Dopo l’omelia e la preghiera dei fedeli, il vescovo ha dato il via all’ormai tradizionale lancio dei palloncini bianchi che hanno portato in cielo foglietti su cui erano scritte preghiere scritte dai tanti bambini, di varie fedi, assieme a un gruppo di “nonni” ospiti delle Rsa del Santuario. L’iniziativa fa parte del progetto più ampio “Francesco e Kamil” che coinvolge numerose scuole e ragazzi ogni cultura.

Al termine della celebrazione, prima della benedizione finale, il vescovo ha voluto salutare pubblicamente il consiglio delle Opere Sociali appena nominato, presieduto da Giovanni De Filippi, rivolgendo ai nuovi membri “i più sinceri, cordiali auguri di buon lavoro e di una buona collaborazione con la diocesi nella gestione del Santuario”. Monsignor Lupi ha poi ricordato anche il consiglio uscente, guidato da Donatella Ramello, con “i più sentiti ringraziamenti” per l’opera svolta in questi anni.

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