La Marina di Varazze ha formalizzato la propria proposta per l’acquisizione del ramo d’azienda degli ex cantieri Baglietto. La proposta considera un’adeguata offerta economica e un’assunzione parziale della forza lavoro. L’offerta si basa su un piano industriale che tiene conto delle attuali condizioni di mercato in Italia, dell’esperienza della struttura maturata in questi anni come operatori del settore.
Secondo il piano, il sito, che include un piazzale in concessione demaniale – tra l’altro privo di attrezzature di sollevamento -, viene destinato ad area di refitting, anche in considerazione del fatto che la darsena antistante è in concessione a Marina di Varazze e che possono essere utilmente attivate sinergie con il gruppo Azimut-Benetti di cui Marina di Varazze fa parte.
In relazione allo stato occupazionale, l’accordo sindacale discusso con l’Rsu prevede l’assunzione a tempo indeterminato di sei dipendenti, mentre ai restanti, per i quali non è prevista assunzione, è garantito un contributo economico di sostegno o un incentivo alla mobilità volontaria.
Giorgio Casareto, direttore di Marina di Varazze, dichiara: “La nostra Marina è una realtà imprenditoriale consolidata sul territorio, economicamente indipendente e finanziariamente solida. La famiglia Vitelli ha dato alla città ottima prova della propria affidabilità realizzando un porto turistico unico nel suo genere con tempistiche di esecuzione rapide e portandolo, nel breve volgere di un paio di anni, al vertice della portualità nazionale. Sono i fatti a testimoniare la nostra credibilità”.
“L’attività di refitting potrebbe partire immediatamente e per questo abbiamo messo a budget l’attrezzaggio dell’intero sito di cui il travel è sicuramente l’investimento più significativo. Per quanto riguarda l’occupazione, considerata l’attuale situazione di mercato, non sono purtroppo ipotizzabili soluzioni alternative realmente sostenibili nel medio periodo” conclude.
La concessione delle aree ex Baglietto erano già state assegnate alla capogruppo Azimut Benetti nel 2013 attraverso delibera del Comune di Varazze che fu in seguito revocata. Marina di Varazze ricorda che contro tale revoca è tuttora pendente un ricorso.