Cecchino infallibile

Calcio, Promozione, girone A : “Cinque domande” a Elia Zunino, il cecchino infallibile della Loanesi

La Loanesi vuole centrare i play off

Elia Zunino

Loano. Gli chiediamo di presentarsi e lui lo fa da “cecchino” : “Segnare una rete è qualcosa di speciale, è un’emozione indescrivibile, che ti resta dentro… nessun goal è uguale ad altri”.

A parlare è Elia Zunino, classe ’95, giovane attaccante della Loanesi, che sta disputando un campionato di Promozione (girone A) con i fiocchi (vale sia per la squadra, che per l’interessato).

Arrivato nella Riviera delle palme a Gennaio, dall’Acqui, Zunino s’è inserito velocemente nel contesto, dimostrando un formidabile fiuto del goal, che l’ha portato a segnarne ben 9 in pochissimo tempo e questo ha permesso alla Loanesi di librarsi in alto, fino al terzo gradino del podio.

Pensate che potrete giocarvi il salto di categoria, attraverso la lotteria dei play off ?

“Ne siamo convinti, non ci manca nulla, a cominciare dal presidente Ugo Piave, che pretende molto, ma ci mette in condizioni d’esprimerci al meglio, passando per mister Mottola, un tecnico che sa ben lavorare con i tanti giovani presenti in squadra e chiudendo con Giusi Valentino (ndr, verrebbe voglia di dire “last, but not least”), che – a dispetto della non più giovane età – è ancora un giocatore in grado di fare la differenza e dal quale c’è solo da imparare… mi riempie di consigli, mi sprona a dare sempre il meglio”.

Josep Guardiola, ex tecnico del Barcellona ed attualmente al Bayern Monaco, riguardo al reparto offensivo, ha affermato : “Non abbiamo un centravanti, perché il nostro centravanti è lo spazio”, quali sono le tue caratteristiche ?

“Non sono una prima punta e nemmeno un vertice alto nel vero senso del termine, sono un giocatore che ama attaccare gli spazi, svariando per tutto il fronte dell’attacco e sfruttandone l’ampiezza; mi trovo bene a far coppia con Cedric Moscou, molto rapido, bravo nell’uno contro uno e nella ricerca della superiorità numerica.

Nella tua formazione tecnico/tattica, è stato determinante il lavoro degli allenatori del settore giovanile ?

“Sì, senza ombra di dubbio. Ho fatto tutta la trafila nel Genoa, sino agli allievi nazionali, dove sono cresciuto sotto ogni punto di vista; ricordo ancora, come fosse ieri, una rete segnata in un torneo internazionale in Sardegna contro la Roma, che emozione…”

E nel Savona ?

“Ho giocato nella Berretti – continua Zunino – con mister “Ugo” Lepore e successivamente nella Primavera del Carpi, dove mi ha portato il ds ligure Cristiano Giuntoli. Un’esperienza fondamentale, avendo avuto, per un certo periodo la possibilità d’allenarmi con la prima squadra di Bepi Pillon e studiare da vicino giocatori in possesso di colpi fuori dal comune”.

Proprio come ha detto Alessandro Del Piero : “Il colpo giusto, quello che manderà la palla in gol, lo senti dentro di te, appena l’hai scoccato”.

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