Borghetto Santo Spirito. Dovrebbero concludersi entro un paio di mesi al massimo i lavori per la nuova sede della croce bianca di Borghetto Santo Spirito. Naufragato l’iniziale progetto di realizzare una base operativa nella zona di corso Raffaello, il direttivo della pubblica assistenza borghettina ha scelto di acquistare e ristrutturare (a proprie spese) uno dei locali adiacenti all’attuale sede e che già in passato erano stati utilizzati per lo stesso scopo.
Gli interventi di collegamento e ristrutturazione degli ambienti è iniziato qualche settimana fa e dovrebbero concludersi, come detto, entro i prossimi 60 giorni. Una delle nuove sale sarà dedicata a Andreino Patrone, storico milite della croce bianca di Borghetto che proprio nei locali acquistati aveva la propria officina meccanica e a cui è stata dedicata la via in cui si trova la centrale dell’associazione di volontariato.
In attesa di entrare in possesso della nuova sede, i volontari fanno il bilancio dell’attività svolta lo scorso anno. Nel 2014 i militi sono dovuti “uscire” per far fonte a mille e 171 emergenze, per un totale di bel 13 mila 567 chilometri percorsi. Nei dodici mesi precedenti le emergenze erano state “solo” mille e 63 e i chilometri 12 mila 425.
I trasporti per dialisi sono stati 176 (per 3 mila e 605 chilometri). Un numero sensibilmente inferiore rispetto al 2013, quando le uscite erano state 200 e i chilometri 3 mila 850. Questo è dovuto ad una novità introdotta nell’ultimo periodo e che stabilisce che i trasporti dei dializzati non siano più incarico delle pubbliche assistenze (a meno che non occorra un’ambulanza) ma siano effettuati dal personale dell’Asl.
Le “dimissioni”, cioè il trasporto dei pazienti dagli ospedali e dalle case di cura fino a casa, sono stati 325 (per 4 mila 225 chilometri). Nel 2013 erano stati 287 (per 3 mila 730 chilometri). Anche in questo caso, la fluttuazione è dovuta ad alcune novità nell’organizzazione dei trasporti, che ora sono programmati dal “centro trasporti” dipendente dall’Azienda Sanitaria: in virtù di ciò i trasporti sono stati ottimizzati in base alla zona di residenza del paziente e alla presenza di una pubblica assistenza sul territorio stesso.
Questa novità ha influito anche sui trasporti “secondari”, cioè quelli diversi dalle emergenze: nel 2014 sono stati 530 (nel 2013 erano stati 421) per un totale di 17 mila 439 chilometri (l’anno prima erano stati 10 mila 652). I servizi a pagamento sono stati 213 (contro i 170 del 2013) per un totale di 7 mila 606 chilometri (nel 2013 erano stati 6 mila 107).
Numeri importantissimi per la pubblica assistenza istituita nel 1968 come “filiale” dell’omologa di Albenga e che ha raggiunto la propria autonomia amministrativa nel 1974 ed è composta unicamente da volontari che prestano servizio gratuitamente nel tempo libero.