Divieto di sosta

Borghetto, ancora proteste per i parcheggi a pagamento attorno a Sant’Antonio: scatta la petizione

Borghetto Parcheggi Piazza Sant'Antonio

Borghetto Santo Spirito. Non si placano a Borghetto le polemiche per la decisione dell’amministrazione di Gianni Gandolfo di eliminare i 19 posti blu sul lato mare di corso Europa e di trasferirli nella zona intorno alla chiesa di Sant’Antonio da Padova. Dopo le proteste, ecco che è arrivata anche la consueta raccolta-firme.

Tutto è nato dalla richiesta avanzata qualche mese fa da Anas (che gestisce la viabilità dell’Aurelia nelle cittadine con meno di 10 mila abitanti come Borghetto) al Comune di eliminare gli stalli con sosta a pagamento che si trovano lungo la provinciale.

La motivazione è legata a questioni di sicurezza: essendo disposti a “lisca di pesce”, per uscire dalle piazzole i veicoli (principalmente auto e furgoni) sono costretti a fare retromarcia; la manovra non permetterebbe ai conducenti di vedere con chiarezza gli altri mezzi (altre auto, moto, bici, pedoni) che sopraggiungono alle spalle.

Da qui la richiesta di eliminare i posti blu sulla provinciale e di cambiarne anche la forma: non più a “lisca di pesce” ma paralleli alla carreggiata, in modo che uscendo i veicoli possano immettersi nel traffico senza problemi.

Il Comune di Borghetto, però, ha affidato la gestione dei posti alla Gestopark di Albisola: il contratto in essere con l’azienda non prevede la possibilità di ridurre il numero dei posti-auto e quindi l’unica scelta dell’amministrazione era quella di trasferire gli stalli blu in un’altra zona della città e di trasformare quelli di corso Europa in posti con sosta a disco orario.

A fine gennaio è scattata l’operazione di trasloco, che ha comportato la trasformazione dei parcheggi liberi di via don Luigi Cha, via Papa Giovanni XXIII e via Sant’Antonio (cioè le strade intorno alla chiesa di Sant’Antonio da Padova) in stalli con sosta a pagamento. Al contrario, gli ex posti blu di corso Europa sono diventati in parte zone di “carico e scarico” (due aree più piccole sono state unificate in un’area più grande davanti al parcheggio taxi), in altra parte stalli liberi.

Questo ha fatto emergere due “problemi”, che sono poi quelli per i quali alcuni cittadini hanno protestato fin dal principio. Da una parte, i residenti della zona della chiesa non sono affatto disposti a pagare per poter parcheggiare sotto casa (e qualcuno già si dice pronto a far partire una raccolta-firme di protesta). Dall’altra, gli automobilisti sostengono che ora sul lato mare di corso Europa ci siano troppi “carico e scarico” e ben pochi parcheggi e che, quindi, la disponibilità di posti sul tratto di provinciale tra Loano e il Varatella sia diminuita drasticamente. Meglio sarebbe stato, dico i residenti, concentrare i posti blu obbligatori in un’altra zona della città dove magari ve ne sono già altri.

Nelle scorse settimane i residenti e commercianti della zona levante hanno organizzato una petizione per chiedere lo spostamento dei posteggi a pagamento. Circa cento le firme raccolte (tra queste ci sarebbe anche quella del parroco Francesco Zappella). La speranza dei promotori dell’iniziativa è che questa dimostrazione di volontà popolare sia sufficiente a convincere l’amministrazione a cambiare idea e a riconvertire i posti blu in stalli a sosta gratuita.

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