Niente processo

Banconote false? Non c’è prova che lo sapessero: arresto non convalidato

In manette erano finiti due cittadini macedoni accusati di aver pagato alcune consumazioni con contanti fasulli

banconote false

Savona. Non c’è prova della consapevolezza che le banconote utilizzate per pagare in due bar fossero false. Sulla base di questo presupposto, questa mattina, il giudice Filippo Pisaturo non ha convalidato l’arresto dei due cittadini macedoni, T.G., 20 anni, residente a Canelli (AT), e S.D., di 23, residente a Nizza Monferrato (AT) che sabato scorso erano finiti in manette dopo un controllo dei carabinieri.

L’accusa contestata ad entrambi era appunto la spendita di banconote false, per la precisione quattro “biglietti” da cento euro (solo a S.D. era stata contestata anche il porto di oggetti atti ad offendere visto che aveva un manganello “stereoscopico”). I due erano stati fermati per un controllo dopo la segnalazione arrivata ai carabinieri da parte dei titolari di un bar di Merana, in provincia di Alessandria, e di uno di Piana Crixia, che avevano denunciato appunto di aver incassato i contanti fasulli.

Ipotizzando che i macedoni fossero i sospettati, i militari del Radiomobile di Cairo e della Stazione di Dego (che hanno lavorato insieme ai colleghi di Spigno Monferrato) li hanno fermati all’altezza di Rocchetta di Cairo trovandoli in possesso di due banconote da cento euro false. Un elemento che secondo gli investigatori lasciava pochi dubbi sulle responsabilità dei due macedoni. In accordo con il pm di turno per entrambi era quindi scattato il fermo che questa mattina non è stato convalidato in tribunale.

I due ventenni non saranno quindi processati per direttissima, ma a loro carico resta la denuncia a piede libero per il reato di spendita di banconote false e, soltanto per uno di loro, per porto di oggetti atti ad offendere.

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