Albissola Marina/Albisola Superiore. Continuano ad essere divise dal Sansobbia e da quella “esse” malandrina nel nome che serve a distinguere Marina da Superiore. Ma, da ieri, le due Albissole (o Albisole?) sono un po’ più unite, grazie alla segreteria comunale in forma associata.
L’era del segretario unico è iniziata ufficialmente ieri, anche se la notizia in realtà è nota da tempo: dopo il pensionamento di Giovanna Genova, la “storica” segretaria comunale di Marina, la scelta stata quella di associarsi a Superiore e al suo segretario. Nella pratica, già da due mesi Giovanni Pucciano è “reggente” a Marina e si divide tra i due comuni; da ieri, però, l’investitura è finalmente ufficiale.
Si tratta di un primo tassello, spiega il sindaco di Marina Gianluca Nasuti, in un progetto più ampio di associazione di funzioni: “Mentre le Unioni dei Comuni naufragano – spiega – noi abbiamo scelto un procedimento un po’ diverso, cioè partiamo prima dalla sostanza anziché dalla forma. Abbiamo individuato i servizi unificabili, e tra questi abbiamo iniziato dalla segreteria”. Una scelta che avrà fin da subito ricadute sul borsellino: il risparmio stimato per le casse comunali si aggira sui 30.000 euro l’anno.
Ma la strada è appena all’inizio. “Abbiamo già in mente i prossimi passi – garantisce il sindaco di Albissola – le cose che vorremmo fare in forma associata sono quelle pratiche, ad esempio la scorsa settimana abbiamo emanato un’ordinanza congiunta per sgombrare la foce del Sansobbia”. E il primo obiettivo dovrebbe essere il ciclo dei rifiuti, per i quali dovrebbe essere individuato quantomeno un modello comune.
Albissole sempre più per mano, dunque. I flop delle Unioni dei Comuni non fanno paura: “E’ un concetto diverso. L’Unione è a conti fatti un ‘ente di enti’, un’ulteriore sovrastruttura che complica ulteriormente le cose e che, per i comuni più piccoli, può tradursi addirittura in un costo anziché un risparmio. Associare le funzioni permette invece la massima economia, ci sono diversi temi su cui ragionare in termini di ‘territorio unico’: basta pensare agli impianti sportivi, non sempre ha senso averli tutti doppi”.
Chissà che, a furia di associare, non si uniscano anche le poltrone: l’idea è sempre lì, e ciclicamente negli anni qualcuno la ripropone. Anche se il traguardo sembra irraggiungibile: una volta sono gli introiti ICI, un’altra il colore del ponte sul Sansobbia, fatto sta che negli anni il “campanile” ha sempre prevalso sulla voglia di unione. “Ma è un falso problema – avverte Nasuti – Il vero risparmio si ha associando le funzioni: i costi della politica nei comuni come i nostri sono, francamente, molto bassi”.