Albenga. Ha preso il via questa mattina l’operazione di rimozione dei cumuli di terra che da anni ingombrano la foce del lungofiume di Albenga. Ad annunciarlo è il sindaco Giorgio Cangiano: “Quel cumulo di terra era una ferita aperta per tutti coloro (residenti e turisti) che, passeggiando sul lungocenta per recarsi nella zona mare, hanno avuto sotto gli occhi una delle zone naturalistiche e paesaggistiche più belle della città da anni deturpata da un cumulo di terra. Ogni volta che passavo, esattamente come ogni albenganese provavo un colpo al cuore”.
L’assessore ai lavori pubblici Tullio Ghiglione spiega: “Quella è una zona di competenza della Provincia, ma come amministrazione abbiamo sempre ritenuto che fosse estremamente importante per la città. Perciò abbiamo deciso di attivarci per provvedere alla bonifica e restituirla ai cittadini in tutta la sua bellezza. Rispetto ai tempi rapidi nei quali avremmo preferito operare, abbiamo dovuto compiere una serie di atti anche burocratici, ma alla fine finalmente ce l’abbiamo fatta. Da stamattina infatti l’opera di rimozione è iniziata e dopo lunghi anni di attesa finalmente restituiamo decoro ad un’area bellissima della città. Anche la sicurezza ne trarrà giovamento, perché rimuovendo i cumuli la parte del lungofiume ora luogo ideale e nascondiglio per la microcriminalità sarà finalmente visibile”.
Il Comune ha affidato i lavori di movimentazione (previo avviso pubblico) alla ditta F.lli Bologna di Cisano sul Neva. Gli interventi verranno terminati entro la fine della prossima settimana.
I circa mille 130 metri cubi di materiale litoide proveniente dagli scavi eseguiti dalla Provincia di Savona (che originariamente doveva essere impiegato per il ripascimento del litorale) dalle analisi effettuate risulta di pezzatura grossolana e non compatibile con la composizione delle spiagge ingaune, pertanto è stato predisposto un progetto di riutilizzo per la trasformazione in materiale inerte per fini industriali.
Il progetto è stato autorizzato dalla Provincia di Savona sia sotto il profilo idraulico e demaniale che sotto il profilo ambientale in quando la zona di ubicazione rientra in un sito di interesse comunitario (Sic).