Albisola Superiore. Quello di Albisola sarà l’undicesimo intervento che gli specialisti della Brigata Alpina Taurinense effettueranno in Liguria dall’inizio dell’anno. Nel primo trimestre 2015 già 11 gli ordigni disinnescati, in un caso c’era stata una doppia bonifica. Complessivamente nel 2014 in tutta la regione gli artificieri avevano operato 47 volte e le bombe rese innocue sono state 271. Questa di Albisola rappresenta un ordigno che richiede attenzione e impegno da parte degli uomini del plotone che arriveranno anche con il loro robot, meglio sarebbe dire “veicolo remotizzato a distanza” perché manovrato dagli stessi artificieri.
Una seconda riunione, prima di definire il programma delle operazioni, è prevista per dopodomani sempre in Prefettura a Savona. Per gli specialisti dell’Esercito si tratta di un altro intervento particolare, ma certamente non quello più impegnitivo. Basti pensare alle bombe di Recco e del porto di Genova che erano state messe in sicurezza in condizioni anche più difficili. Di certo gli artificieri piemontesi che vantano una preziosa esperienza maturata anche nelle missioni all’estero, da sempre sono operativi nell’ambito della bonifica del territorio da residuati bellici non solo in Liguria, m anche in Piemonte e Valle d’Aosta.
Il 32° Reggimento genio guastatori costituisce una risorsa importante per l’Esercito. Interviene quando richiesto in attività a supporto della popolazione in caso di calamità naturale ed è una delle 12 unità dall’Arma del Genio che hanno l’incarico esclusivo di bonificare il territorio nazionale dai numerosi residuati bellici ancora esistenti e pericolosi.
“La Forza Armata grazie alla capacità “dual-role” dei propri reparti genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire nei casi di pubbliche calamità ed utilità, in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale”, fanno sapere dall’ufficio stampa della Brigata Taurinense.