Cronaca

Vado Ligure, baby sitter pedofilo: il caso torna in Cassazione

roma corte di cassazione

Vado Ligure. Sarà fissato entro la prossima primavera il processo in Corte di Cassazione per violenza sessuale che vede imputato il baby-sitter poco più che ventenne. Venne condannato a 5 anni di reclusione per l’accusa di aver abusato di una bimba che nell’ottobre del 2010 aveva 22 mesi.

Nell’estate dell’anno scorso, in Corte d’Appello a Genova la pena era stata ridotta a 5 anni. Il caso era tornato davanti ai giudici genovesi dopo che gli atti erano stati rinviati dai giudici della Corte di Cassazione che avevano ritenuto non sufficientemente motivata la sentenza d’appello.

Il ragazzo, abitante con la famiglia a Vado Ligure e che studiava all’Università di Genova, venne arrestato dopo che era stato sorpreso dalla mamma della piccola mentre la toccava in modo sospetto in un’abitazione di un paese della Val Bormida.

Venne rinchiuso in una cella del carcere di Marassi in isolamento. Inizialmente lo studente aveva confessato tutto, poi aveva ritrattato e aveva sempre respinto le accuse. Secondo l’accusa invece il giovane avrebbe commesso gli abusi per circa un mese, durante il cambio dei pannolini della piccola che lui, fidanzato della sorella maggiore, aveva in custodia.

La famiglia della bambina si era costituita parte civile nel processo di primo e secondo grado. Ora i legali del giovane hanno presentare ricorso in Cassazione per chiedere l’assoluzione del loro assistito.

“Non riusciamo ancora a capacitarci di quello che è accaduto – raccontava la madre del ragazzo all’epoca dell’arresto – Nostro figlio è un ragazzo d’oro e non ha mai dato alcun problema. Abbiamo saputo del suo arresto solo parecchie ore dopo perché aveva deciso di trascorrere la nottata a casa della fidanzata. Per noi è una cosa inimmaginabile”.

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