Economia

Tirreno Power, sindacati convocati a Roma per i contratti di solidarietà

Il corteo di Tirreno Power

Vado Ligure. Convocati a Roma i sindacati per concordare con l’azienda Tirreno Power la questione dei contratti di solidarietà. Il vertice si terrà giovedì prossimo. A comunicarlo sono state le stesse organizzazioni sindacali che premono anche per ottenere una convocazione dal governo per avere garanzie sulla ripresa dell’attività produttiva.

“Almeno per ora – dice Maurizio Perozzi della Rsu Cisl – non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione e la situazione rispetto a due mesi fa è rimasta tale e quale. Sul futuro della centrale pesano ancora molti dubbi”. “Abbiamo l’ennesima lettera alla Presidenza del Consiglio. Non è possibile che non si riesca ad uscire da questa crisi aziendale, tenuto anche conto di quanto detto dall’Istituto Superiore di Sanità. Possibile – afferma  il Segretario Nazionale della FLAEI CISL Amedeo Testa – che i dati relativi alla salubrità dell’aria di Savona, non aiutino a capire quelli che devono decidere su questa vicenda”?

Sindacati e Rsu hanno anche preannunciato possibili iniziative di protesta sia davanti a Palazzo Chigi che davanti alla Prefettura. L’azienda, nel frattempo, ha comunicato la decisione di svuotare il parco carbonile e di trasferirlo ad altre centrali sul territorio nazionale.

Quanto alla vicenda giudiziaria pesano i quarantasette indagati da parte della Procura di Savona che ormai da un paio d’anni ha aperto un fascicolo per disastro ambientale doloso legato all’attività della centrale elettrica. Gli impianti a carbone erano stati sequestrati dal gip l’11 marzo 2014.

Il mese scorso l’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Francantonio Granero e dal vice Maria Chiara Paolucci ha avuto un’accelerazione: ai nomi degli ex capi centrale che si sono succeduti dal ’99 a oggi e all’ex direttore generale Gosio si era aggiunto quello della responsabile del Dipartimento ambiente della Regione, Gabriella Minervini, protagonista di numerosi incontro con gli inquirenti al sesto piano di palazzo di giustizia a Savona.

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