Profondo rosso

Tagli da Roma e il bilancio fa crac: il Comune di Savona limita gli impegni di spesa

L'assessore Martino al lavoro per elaborare un piano di "sopravvivenza" e far fronte al nuovo taglio: si parla di centinaia di migliaia di euro

Savona. Tirare la cinghia, aspettare i conti e, nel frattempo, spendere il meno possibile: questo il diktat arrivato stamattina agli assessori del Comune di Savona.

Si preannunciano infatti ancora più difficili del previsto i prossimi mesi per l’amministrazione comunale savonese. Servizi, sociale, cultura o manutenzione, in ogni caso sarà quasi certamente un 2015 da “lacrime e sangue”: questa mattina, nel corso della riunione di giunta, il sindaco Federico Berruti e l’assessore al bilancio Luca Martino hanno comunicato ai colleghi la necessità, nelle prossime settimane, di effettuare una serie di incontri per valutare i nuovi tagli in arrivo da Roma.

Luca Martino non nasconde che la situazione è quantomeno difficile: “Il quadro è problematico, e la contrazione riguarda soprattutto le risorse trasferiteci dallo stato. Stiamo parlando di un nuovo taglio che dobbiamo ancora quantificare con precisione, ma che comunque è nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro”.

Indispensabile, quindi, sedersi intorno a un tavolo e, come faceva una volta la brava massaia, analizzare ogni voce di spesa. Passare al setaccio euro su euro, per capire dove la coperta può essere ancora accorciata. “Già questa settimana, e per tutta la prossima, incontrerò i colleghi assessori e tutti gli uffici dei vari settori – annuncia Martino – per una prima valutazione generale di spese e progetti, per capire come far quadrare il rapporto tra entrate e uscite. Poi, sulla base di quanto emerso negli incontri, valuteremo la situazione, perché ovviamente il saldo tra entrate e uscite dipende dalle richieste di spesa”.

Una cosa è già certa. “Nel 2015 dovremo spendere meno dello scorso anno – conferma Martino – Non c’è altra strada, perché la riduzione dei fondi trasferiti dallo stato è troppo grande”. Nel frattempo, in attesa di quantificare quel taglio, l’ordine di scuderia per tutti è ridurre al minimo gli impegni di spesa, per evitare di non poterli poi onorare. Tutti fermi o quasi, dunque: in attesa di capire dove la scure colpirà.

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