La difesa

“Spese pazze”, parla Stefano Quaini: “Sono sereno, dimostrerò la mia innocenza”

Stefano Quaini

Regione. Era in aula ad ascoltare la requisitoria del pm Nicola Piacente che ha chiesto nei suoi confronti una condanna a due anni carcere per la vicenda delle “spese pazze” in Regione, che ha coinvolto gli ex esponenti Idv. Stefano Quaini si dice sereno in vista dell’udienza del prossimo 23 marzo, davanti al gup Ferdinando Baldini.

“Resto assolutamente tranquillo perché ho la coscienza pulita e tutte le mie spese fanno esclusivo riferimento alla mia attività istituzionale sul territorio e credo che la documentazione agli atti potrà accertarlo”.

Difeso dall’avvocato di Albenga Paolo Gianatti, Stefano Quaini, ex Idv poi passato a Sel per dimettersi poco dopo dal partito di Vendola non senza polemiche, attende il via al processo sicuro che verrà dimostrata la sua innocenza:

“Intanto, rispetto alle accuse iniziali sono stati archiviati il reato di falso e truffa e questa non è una cosa da poco…Quanto alla contestazione di peculato, con il mio legale stiamo definendo una requisitoria difensiva che dimostrerà la  mia totale estraneità: ho massima fiducia che il giudice accolga tutte le nostre istanze, anche perché nelle numerose perquisizioni fatte a mio carico non è stato mai trovato nulla”.

E Quaini conclude:

“E comunque non mi pare una richiesta di condanna pesante se si valutano altri procedimenti con imputazioni anche di maggior peso, in parte ce lo aspettavamo. Ma al di là di questo sono pronto a difendermi e sono convinto che alla fine di questa vicenda tutti quelli che hanno speculato, ingigantito cifre e spese, e detto cose false e inesatte ne dovranno rispondere”.

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