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Servizio idrico, comuni di ponente e Provincia uniscono le forze per il sub-ambito

Borghetto. Si fa sempre più concreta la possibilità che il ponente savonese diventi sub-ambito a parte (rispetto al resto della provincia) per quanto riguarda la gestione del ciclo dell’acqua.
Ieri mattina la presidente dell’amministrazione provinciale Monica Giuliano ha incontrato i sindaci di Laigueglia, Alassio e Albenga e quelli di Borghetto, Loano e Boissano in rappresentanza dei loro colleghi soci della Servizi Ambientali, la società a partecipazione pubblica che gestisce il depuratore borghettino a cui in futuro dovrebbero collegarsi anche i comuni dell’estremo ponente savonese.

Le parti sono tutte unanimi: occorre lavorare alla creazione di un ambito autonomo per il ponente savonese da Laigueglia a Borgio Verezzi e relativo entroterra. Tale scelta, tra l’altro, rispecchia la divisione del territorio provinciale in tre sub-ambiti come previsto nel “Piano d’Ambito” del 2003 e come già parzialmente attuato con la scissione della Valbormida, che gestirà in proprio tutto il ciclo dell’acqua.

Come già spiegato qualche giorno fa ad Ivg dal presidente di Servizi Ambientali Mario Baucia, l’area del sub-ambito ha una consistenza territoriale e di presenze di residenti e turisti equiparabile a quella di un grande centro urbano, tale da giustificare una sua autonomia. Senza contare che in questo modo si rispetterebbe quanto stabilito dai sindaci dell’Ato, ovvero affidare la gestione del servizio idrico integrato ad un soggetto pubblico.

All’incontro di ieri, infatti, c’erano anche anche i responsabili delle società partecipate di Sca (che ha in mano il servizio idrico nei comuni di Alassio, Laigueglia e Villanova) e di Servizi Ambientali (che gestisce i servizi di fognatura e depurazione nel territorio dell’Unione dei Comuni della “Riviera delle palme e degli ulivi” e del comune di Ceriale).

Queste società hanno ricevuto mandato di instaurare una stretta sinergia utilizzando le proprie risorse e le proprie competenze per svolgere il compito, con affidamento in house, di gestore unico del sub-ambito e quindi di creare un ente totalmente pubblico che possa portare avanti la gestione del servizio.

Le società partecipate e i tecnici della Provincia dovranno portare avanti questo progetto in tempi molto stretti, viste le stringenti scadenze imposte dalla normativa ed evitare il commissariamento.

Insieme dovranno lavorare anche per il progetto di collegamento del territorio ingauno all’impianto di Borghetto (progetto di cui la Provincia sta provvedendo alla pubblicazione del bando) per non perdere i contributi pubblici disponibili ed evitare l’applicazione delle sanzioni previste dall’Unione Europea.

La parola su tutta la questione ora passa alla Regione, a cui è stata inviata una comunicazione formale sottoscritta da tutti i partecipanti alla riunione con la quale è stato richiesto un incontro urgente al fine di avere il via libera al progetto.

La creazione di un sub-ambito che riunisca i comuni del ponente savonese da Borgio a Laigueglia permetterebbe di “offrire una maggiore tutela agli utenti, avere tariffe più convenienti e garantire un servizio migliore per i cittadini”.

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