Precari!

Scuola, nel Savonese oltre 350 precari in cerca di una cattedra

Enzo Sabatini

Savona. La riforma della scuola sta prendendo sempre più forma, ma nel Savonese c’è chi vorrebbe far capire a Renzi che non è una sua vittoria quella di aver saputo pianificare “indirizzi chiari e concreti per il futuro”, ma una sentenza della Corte Europea. I giudici impongono infatti che dopo i tre anni di precariato i docenti debbano essere assunti senza più contratti simili agli stagionali degli alberghi.

“E invece in questa provincia – sottolinea Enzo Sabatini, segretario dello Snals – ci sono insegnanti che sono precari da 10, 15, 18 anni, persone che vengono assunte e licenziate, che percepiscono le indennità di disoccupazione. Un sistema che non poteva più funzionare e che la Corte Europea ha giustamente valutato”.

L’assunzione dei precari storici, le prossime immissioni in ruolo solo da concorso pubblico, carriere e stipendi legati al merito. Che cosa succederà allora dal prossimo anno scolastico nella nostra provincia? “I conti – risponde Sabatini – sono presto fatti. In provincia di Savona ci sono almeno 300 persone in graduatoria, altre 80 sono in servizio, ma a fine anno scolastico torneranno ad essere precarie. Un esercito di docenti senza una cattedra che ora proprio grazie alla sentenza della Corte Europea potrebbe trovare una collocazione in uno degli istituti che fanno parte delle 35 direzioni scolastiche”.

Secondo il segretario dello Snals tuttavia “occorre fare uno screening dettagliato e preciso di quei 300 docenti abilitati che figurano in “lista d’attesa”. “Non tutti – sostiene Sabatini – sono ancora in stand by in attesa di una chiamata che non arrivava mai. Alcuni, infatti, hanno trovato un altro mestiere o impiego e sono disorientati. Sono obbligati a fare una scelta che potrebbe condizionare la loro vita e quella delle loro famiglie”.

Dal prossimo anno poi le assunzioni arriveranno per concorso: “Fattore positivo – conclude Sabatini – Ma oltre all’esercito dei docenti forse sarebbe il caso di mettere ordine anche al settore Ata. Da oltre sei anni il personale è senza contratto e pure quello vive e lavora ogni giorno nel mondo della scuola”.

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