Caccia al pirata

Savona, lo sfogo di una madre: “Mio padre e mio figlio investiti sulle strisce, ma l’auto non si è fermata”

L'incidente è avvenuto tra corso Tardy e Benech e via Alfieri: nonno e nipotino stanno bene e se la sono cavata con un grande spavento

Savona. “Questa mattina mio figlio di 6 anni e mio papà sono stati investiti sulle strisce da un’automobilista che non si è nemmeno fermata. Sono amareggiata e arrabbiatissima”. Lo sfogo arriva da una mamma savonese, Cristina Olivieri, che non nasconde la sua incredulità per quanto successo.

L’incidente stradale, che per fortuna non ha avuto nessuna conseguenza grave (nonno e nipotino stanno bene), è avvenuto intorno alle 7,50 sull’attraversamento pedonale tra corso Tardy e Benech e via Alfieri, l’angolo dove c’è la gelateria “Tutto Gelato”. “Mio papà stava accompagnando mio figlio a scuola – spiega Cristina Olivieri – Stavano attraversando sulle strisce quando sono stati colpiti da un’auto che li ha fatti cadere a terra”.

A questo punto succede quello che non dovrebbe accadere: nonno e nipotino si rialzano e la donna al volante della vettura riparte senza fermarsi. “Quella signora non è nemmeno scesa ed è ripartita senza chiedere nulla. Purtroppo mio papà, che era spaventatissimo e con una mano sanguinante, non ha avuto la prontezza di prendere il numero di targa o i dati”.

Il nonno, dopo essersi sincerato delle condizioni del nipotino, lo ha poi comunque accompagnato a scuola e, una volta arrivato a casa, ha raccontato alla figlia quello che era successo: “Tremava ancora mentre me lo diceva, come me ora del resto. Lo spavento è stato enorme per lui, aveva la responsabilità su mio figlio. Gli ho detto che avrebbe dovuto chiamare subito qualcuno, ma capisco che in quei momenti si possa perdere lucidità. Io ora faccio appello a chi potrebbe aver visto qualcosa, ma anche alla persona che guidava l’auto, che dovrebbe essere una signora tra i cinquanta ed i sessant’anni”.

“Come cittadina credo avesse il dovere morale e l’obbligo di fermarsi per soccorrere mio figlio e mio papà. Mi chiedo come si possa vedere un uomo di 67 anni, ma soprattutto un bambino per terra e non fermarsi. Sono arrabbiattissima è un comportamento disumano” prosegue Cristina Olivieri.

“Spero che leggendo il mio appello la sua coscienza si risvegli e si faccia viva. Almeno per scusarsi perché è inaccettabile quello che ha fatto. Spero si renda conto che poteva succedere a qualcuno di caro a lei. Posso capire tutto, ma non che non si sia fermata” prosegue la mamma del bimbo investito che confida: “Di solito lo accompagno io a scuola con il passeggino, perché ho anche due gemelline di sedici mesi. Non oso immaginare cosa poteva succedere se ci fossi stata io”.

“Il messaggio che vorrei mandare a questa persona è che bisogna prendersi la responsabilità delle proprie azioni. Tutti possiamo sbagliare, ma scappare non è il comportamento giusto. Spero che qualcuno abbia visto e ci possa aiutare ad identificare l’automobilista. Mio papà ricorda che era al volante di una Seicento grigia”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.