Solidarietà

Ristoratore-scrittore di Alassio inaugura un pozzo in Etiopia con i proventi del suo libro fotogallery

Alassio. Ristoratore, scrittore, ma soprattutto benefattore con un cuore grande così. Renato Collodoro, titolare dell’Osteria Mezzaluna di Alassio e Torino e del ristorante Oryza sempre nel capoluogo piemontese, può ritenersi soddisfatto e con lui anche le 330 persone che da oggi potranno approvvigionarsi di acqua in un paese sperduto dell’Etiopia. Pochi giorni fa, nella zona orientale del Tigray, in Africa, Renato Collodoro ha inaugurato con la popolazione locale il “Pozzo di Momona, in una delle zone al mondo con più carenza idrica.

“L’operazione – spiega il ristoratore alassino – rientra nell’ambito del progetto “Dona l’acqua” nato dalla collaborazione esistente ormai da anni tra l’Associazione Volontari l’Accoglienza di Caselle e la Fondazione Butterfly onlus. Siamo riusciti quindi a realizzare il pozzo che può contare su 55 famiglie beneficiarie, pari a circa 330 persone e si trova nella tabia di Bati- Mymesanu, distretto di Dikue. Per realizzare un pozzo occorrono 12.500 euro e noi ci siamo riusciti con l’aiuto di molti amici”.

“Le nostre iniziative – prosegue il ristoratore di Alassio – non finiscono certamente qui. Ci sono tante opportunità per aiutare il prossimo e noi continueremo a farlo. Si dice che un “battito d’ali” in Asia possa essere avvertito fino nel vecchio continente. L’amore non ha confini nel suo manifestarsi ed è con questo spirito che abbiamo deciso di occuparci del futuro di bambini che non hanno opportunità di andare a scuola e di persone che hanno grandi difficoltà di sopravvivenza per mancanza d’acqua in Paesi molto poveri. Se vorrete seguire il volo di questa farfalla, sappiate che è sorretto dal cuore e da una grande determinazione. Noi ci saremo grazie all’ aiuto di tutti coloro che si sentiranno coinvolti dal dramma delle popolazioni costrette a lottare per un sorso di acqua pulita, in ogni posto del pianeta dove ciò sarà possibile, con la forza e la determinazione di chi è fermamente convinto che tutti gli esseri umani abbiano almeno il diritto di vivere”.

In questo caso la “missione” ha interessato l’Etiopia. “Abbiamo scelto un’area particolarmente arida e di difficile accesso dove la popolazione vive di agricoltura di sussistenza. Le precipitazioni sono scarse ed irregolari e mettono a repentaglio periodicamente i raccolti. Qui – spiega ancora Renato Collodoro – Sono diffuse le infezioni intestinali che colpiscono particolarmente i bambini, causate principalmente dall’utilizzo per usi domestici di acqua proveniente da fonti non sicure (in particolare di acqua stagnante)”. Il pozzo è stato trivellato alla profondità di 65 metri ed azionato da pompa manuale. “Ora con lo stesso spirito e con il mio libro Il Buon Mangiare, che permette di mangiare insieme gustando delle pagine scritte sulla carta paglia (la carta alimentare), vogliamo proseguire nella nostra missione e a realizzare altri pozzi d’acqua. La partecipazione alle cene e l’acquisto del libro possono essere una buona occasione, innanzitutto per contribuire ad una significativa di solidarietà e poi per gustare, oltre che i sapori della mia cucina, degli altri “ingredienti” che danno anche più sapore alla vita”, conclude Collodoro.

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