Albenga. Sono finiti a giudizio con l’accusa di interruzione di pubblico servizio per aver partecipato, nel dicembre del 2013, alla protesta dei “forconi” che aveva animato, oltre alle piazze di Savona, anche quelle di Albenga. In occasione della manifestazione nella città delle Torri si era registrato un blocco alla circolazione ferroviaria: un gruppo di giovani aveva infatti invaso la stazione e i binari.
Un gesto che a nove persone, tra cui anche una ragazza, era costato una denuncia. Questa mattina il procedimento è arrivato davanti al giudice e otto degli imputati (difesi dagli avvocati Carminati, Garofalo, Geddo e Nocito) hanno scelto di definire la loro posizione attraverso la messa alla prova, mentre uno ha optato per il patteggiamento.
Le indagini della Digos savonese sulle proteste dei forconi avvenute a Savona e Albenga avevano portato in totale ad una trentina di denunce per violazione dell’articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che regola le riunioni in luogo pubblico, e interruzione di pubblico servizio.
Uno dei ragazzi denunciati per la protesta in stazione, dopo essere stato raggiunto dalla notifica dell’indagine penale a suo carico, aveva commentato: “Non ci posso credere di aver preso una denuncia penale solo per aver manifestato in piazza, liberamente, come dovrebbe avvenire in un Paese democratico. Il presidio della stazione non ha bloccato completamente la circolazione ferroviaria, ci siamo attivati con le stesse forze dell’ordine per garantire ogni tipo di passaggio per le emergenze, a viso aperto”.