Arma clandestina

Perquisizione ad Urbe, gli trovano una pistola con matricola abrasa: in manette il capo ultras Massimo Leopizzi

La perquisizione è scattata nell'ambito delle indagini sul delitto di Borzonasca

Savona Tribunale

Urbe. Le indagini sull’omicidio di Borzonasca (Ge), dove sabato pomeriggio è stato freddato il quarantenne Giovanni Lombardi, arrivano anche in provincia di Savona. Nel pomeriggio di ieri, a Urbe, la squadra mobile di Genova ha infatti eseguito una perquisizione domiciliare al termine della quale è finito in manette Massimo Leopizzi, 51 anni, nome noto alle forze dell’ordine (ha diversi precedenti penali) e capo ultras del Genoa.

L’uomo è stato infatti trovato in possesso di una pistola clandestina (con la matricola abrasa) e di conseguenza per lui è scattato il fermo. Secondo quanto trapelato, pare che la polizia abbia controllato Leopizzi perché il suo nome sarebbe saltato fuori in un’intercettazione telefonica.

Di qui il sospetto che il cinquantenne savonese potesse avere contatti con Mario Ubaldo, detto “Marietto”, Rossi, uno degli arrestati per l’omicidio di Lombardi (in manette sono finite anche altre sei persone), ucciso da tre colpi di pistola al torace e uno alla testa.

Per ora comunque l’unica contestazione mossa nei confronti di Leopizzi riguarda il possesso illegale della pistola. Accusa per la quale domani mattina dovrà presentarsi davanti al gip Fiorenza Giorgi che deciderà se convalidare il fermo e l’eventuale misura cautelare.

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