Testamento impugnato

Nella causa sull’eredità Balzola chieste verifiche su alcuni conti correnti

L'ipotesi è che alcuni depositi bancari siano stati esclusi dall'asse ereditario perché estinti subito prima e poco dopo la morte del "papà" dei baci di Alassio

Alassio. Eredità del cavalier Pasquale Balzola: oltre ai due testamenti impugnati, all’esposto per appropriazione indebita, nella causa civile c’è da sciogliere anche un nodo riguardante alcuni conti correnti, depositi e investimenti bancari. In particolare ci sarebbero alcuni conti che sarebbero stati estinti immediatamente prima e immediatamente dopo la morte di Balzola, avvenuta il 2 gennaio del 2013.

Un patrimonio, del controvalore di circa novecentomila euro, che, secondo la tesi sostenuta dai legali che tutelano gli interessi dell’ex moglie di Pasquale Balzola e dei suoi figli, Rinaldo e Valentina, dovrebbe rientrare nell’asse ereditario e, di conseguenza, dovrebbe essere conteggiato nel calcolo delle quote di legittima (la parte di eredità che per legge è riservata al coniuge e ai figli).

Per questo motivo, nelle richieste avanzate con l’azione di riduzione si chiede al tribunale di effettuare verifiche sui movimenti bancari indicando una serie di fondi d’investimento e conti che, pur non rientrando nell’eredità, secondo i promotori della causa dovrebbero essere presi in considerazione.

La degli avvocati Gianluca Gandalini e Vincenzo Savastano (che tutelano l’ex moglie di Balzola e i suoi due figli) è che alcune movimentazioni di denaro dai conti del “papà” dei baci di Alassio “smobilizzate con cambio d’intestatario siano da qualificarsi come donazioni nulle”.

Insomma quella sull’eredità Balzola è una partita che si giocherà su più fronti: i due testamenti impugnati (oltre a quello di Pasquale è stato tirato in ballo anche quello di sua madre, Maria Teresa Verda, scomparsa dopo il figlio nel settembre del 2013), l’accusa di appropriazione indebita per alcuni oggetti di valore che non sarebbero stati trovati nelle casseforti dopo l’inventario dei beni e il riconteggio dell’asse ereditario alla luce dei dubbi avanzati sui conti bancari estinti.

Una situazione spinosa che, salvo non si riesca a concludere positivamente una negoziazione in sede privata tra l’ex moglie, la nuova compagna e i quattro figli di Pasquale Balzola (finora tutti i tentativi non sono andati a buon fine), si risolverà a partire dal prossimo giugno davanti al giudice del tribunale di Savona.

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