Loano. Mentre l’amministrazione comunale si appresta a dare il via al ripristino e alla messa in sicurezza dell’antico Ponte di S. Sebastiano, il Comitato Civico Loanese –per la tutela del centro storico ha provveduto a formulare, a tutte le autorità di competenza, alcune sostanziali segnalazioni circa i materiali che sarebbero da impiegare per i lavori, come il calcestruzzo architettonico, utilizzando come inerte materiali autoctoni: “un grave errore, sia di carattere strutturale sia di carattere storico ed estetico”.
La pavimentazione originale era, infatti, costituita da un acciottolato di piccole pietre rotonde incastrate in un letto di sabbia. Le lastre di calcestruzzo con le quali è stata ricoperta, in epoca più recente, sarebbero, secondo il Comitato, in gran parte la causa del crollo per la spinta esercitata sulle spallette che, per dilatazione termica, è alquanto superiore a quella (praticamente nulla) esercitata dall’acciottolato.
L’osservazione tecnica è stata messa a fuoco dall’associato Ing. Filippo Bonfiglietti che ha già, da parte sua, segnalato al Comune sia la situazione originale e la necessità del suo ripristino, sia l’esistenza della data scritta sul colmo del ponte “1691”, leggibile per la serie dei numeri da entrambe le parti del ponte.
La lettera del Comitato è stata inviata anche alla Soprintendenza per i Beni Architettonici della Liguria, dalla quale è atteso il supporto a difesa del patrimonio storico-culturale della città di Loano.