Pareggio in extremis

Lega Pro, il Savona rischia l’ennesima beffa ma capitan Marconi acciuffa il pareggio fotogallery risultati

Savona Vs Gubbio

Savona. Se il buongiorno si vede dal mattino, in casa biancoblù comincia a intravedersi un pallido raggio di sole.

La vittoria non arriva ma contro il Gubbio, Giovinco e soci mettono in campo una bella prestazione, rischiano l’ennesima beffa prima di trovare, nel finale, grazie all’ex Marconi un pareggio (1 a 1) che dà ossigeno al morale più che alla classifica.

Nel finale, proprio il capitano viene mandato in anticipo negli spogliatoi per il rosso comminato dall’arbitro per somma di ammonizioni.

Al cospetto c’era una squadra, il Gubbio, reduce, come il Savona, da un periodo negativo nel quale gli umbri avevano portato a casa “soli” 4 punti nelle ultime sette partite.

Proprio come i ragazzi di mister Aloisi che avevano la grande chance di dare (un minimo) di continuità al pareggio di sette giorni fa con il Prato.

Due malati “gravi”, Savona e Gubbio, che si accontentano di un pareggio – aspirina che lenisce maggiormente le ferite degli ospiti visto che gli egubini rimangono ancora fuori dalle sabbie mobili dei play out a capo di una partita nella quale hanno rischiato più volte l’imbarcata.

Per il Savona la prestazione lascia ben sperare per il futuro immediato ma è indispensabile tornare prima possibile alla vittoria.

Il Savona, alla vigilia, andava alla ricerca di tre punti e di una prestazione che desse a tutti, in primis ai giocatori ma anche a società e tifosi, la convinzione che evitare i play out non fosse una chimera.

Se non una chimera, però, il pareggio di oggi, conferma che sarà molto dura mantenere la categoria conquistata dopo anni di peregrinazioni per i campi minori dai Corda boys. Un ricordo, ormai, lontano anni luce, molto di più dei pochi mesi che separano la partita odierna dal play off con la Pro Vercelli.

Al fischio d’inizio del match del sig. Fanton di Lodi, mister Aloisi manda in campo una formazione rimaneggiata. Assenti Speranza e Ficagna, con D’Amico, Eguelfi, Munarini e Tonon alla prima convocazione dopo il loro arrivo nel mercato di riparazione, il tecnico savonese si affida alla coppia centrale Cabeccia – Marconi in difesa con Antonelli e Marchetti sulle fasce.

A centrocampo, Giorgione, Gemignani e Taddei vanno a far da supporto a Demartis e Giovinco sistemati dietro a Scappini, unica punta ed autore dell’ultimo gol biancoblù.

Al 4’ è il Savona a provare a smuovere qualcosa. I biancoblù conquistano il primo corner (calciato da Giovinco) e trovano la prima conclusione (alta di testa) con Scappini.

Quattro minuti più tardi sembra sciogliersi la maledizione che non vede i savonesi in rete dal match con l’Ancona ma la speranza dura un battito di ciglia.

Il direttore di gara, infatti, annulla per offside il colpo di testa di Cabeccia deviato da un difensore rossoblù nella propria porta.

La partita è difficile da interpretare con i due allenatori che preferiscono non scoprirsi in un match fondamentale per la corsa salvezza.

In difesa, le difficoltà del Savona sono note. Una di questa è la fascia sinistra. La conferma arriva al 16’ quando il Gubbio sfonda proprio sulla quella corsia.

Marconi è costretto ad atterrare Cais per evitare guai maggiori: giallo e calcio di punizione.

Dagli sviluppi, per fortuna dei padroni di casa, non arrivano problemi. Al 18’ la retroguardia savonese è ancora una volta in ambasce con Mancosu che, di testa, fa venire i brividi a Rossini: la palla, per fortuna del numero uno biancoblù, esce di poco a lato.

Il rischio scuote il Savona con Giovinco che, sulla ripartenza, calcia a botta sicura ma Luciani salva sulla linea di porta anticipando anche il possibile tap-in di Demartis.

Col passare dei minuti, è il Savona a prende le redini del gioco con Giovinco imprendibile (o quasi) dai difensori avversari.

Allo scoccare della mezzora, il Savona prova a rendersi pericoloso ancora una volta da calcio piazzato del “fratello di” ma la difficoltà conclusiva degli avanti liguri rende vana qualsiasi possibilità di bucare la porta di Iannarilli. Anzi, è ancora una volta la compagini rossoblù a far tremare i pochi ed infreddoliti tifosi di casa.

Al 38’, infatti, Rossini è costretto ad uscire fino al limite dell’area per arrestare l’attacco del Gubbio; gli attaccanti umbri si confermano imprecisi come i pari ruolo savonesi e il pallone termina alto sopra la traversa della porta lasciata incustodita dall’estremo savonese.

È l’ultimo brivido della prima frazione di gioco con le squadre che rientrano negli spogliatoi con un pareggio sostanzialmente giusto e specchio fedele del gioco visto in campo.

In avvio di secondi 45’ il Savona, finalmente, sembra determinato al punto giusto e, in 3’, colpisce due volte il legno della porta umbra. Al 47’ è Giovinco ad involarsi sul suo out di competenza, il tiro cross viene spizzato da Scappini ma la palla finisce sul palo di Iannarilli.

I biancoblù rimangono nella metà campo avversaria e, un minuto più tardi, il tiro cross di Giorgione colpisce in pieno l’altro palo della porta umbra.

Aloisi, nello spogliatoio, sembra aver trovato le corde giuste per scuotere, finalmente, i suoi giocatori. È Giuseppe Giovinco a prendere sulle spalle la squadra.

Con una classe che, in proporzione, ricorda quella del più famoso fratello, super Giovinco fa il bello e cattivo tempo degli avversari.

Al 52’ si beve due difensori e mette in mezzo una palla d’oro ma Scappini, al volo, calcia alto sulla traversa. Un minuto dopo, ancora show di Giovinco che dal limite fa partire una palla “a giro” sulla quale Iannarilli si supera e tocca quanto basta per evitare di capitolare.

È un bel Savona che costruisce azioni da gol ma che, se attaccato, soffre. Era stato così al 50’ quando solo un super intervento sulla linea di Antonelli evita ai padroni di casa la beffa sul tiro di Casiraghi.

La conferma che il Savona ha fragilità strutturali arriva al 67’ quando Casiraghi taglia facilmente la retroguardia savonese trovando Mancosu solo davanti a Rossini; il portiere non può fare altro che arrendersi e recuperare la palla nella propria rete.

Un film già visto più volte al “Bacigalupo”. Mister Aloisi prova a scuotere i suoi ragazzi e manda in campo Munarini (al 69’) al posto di Demartis. È l’esordio per il giocatore arrivato a gennaio.

A differenza delle altre volte, però, il Savona non si abbatte e si butta in attacco. Al 72’ Giovinco, aiutato dal vento, colpisce la traversa direttamente da calcio d’angolo. Acori, con un passato prestigioso al Rimini, si copre mandando in campo l’ex Galluppo; Aloisi prova il tutto per tutto con Frugoli che prende il posto di Giorgione.

Il Savona reclama il penalty ma il direttore di gara non è della stessa opinione.

Il pareggio è, però, nell’aria e arriva all’88’ con Marconi, il capitano ed ex di giornata, che stacca di testa imperiosamente e regala ai suoi compagni un prezioso pareggio prima di uscire, espulso.

Un punto prezioso ma ora bisognerà accelerare. Nelle otto partite della gestione Aloisi, le rivali per la salvezza non sono rimaste ferme: Prato (con il match odierno ancora da giocare) e San Marino hanno conquistato 8 punti; uno in più il Forlì (9) per non parlare del Santarcangelo capace di tenere un ritmo (14 punti) da zona promozione.

Per di più il calendario del Savona mette i brividi solo a guardarlo. Ascoli, in trasferta, Pontedera, tra le mura amiche, e Santarcangelo nuovamente lontano da casa sono “solo” un antipasto delle “quattro giornate” biancoblù – Pro Piacenza, Carrarese, Grosseto e San Marino – dalle quali uscirà, se non sarà già troppo tardi, il destino del Savona in questo campionato.

Il tabellino

Savona – Gubbio: 1 – 1

Reti: 67’ Mancosu (G), 88’ Marconi (S)

Savona: Rossini, Antonelli, Gemignani, Cabeccia, Marconi, Taddei, Demartis (69’ Munarini), Giorgione (81’ Frugoli), Scappini, Giovinco, Marchetti. A disp. Addario, Carta, Bramati, Eguelfi. All. Antonio Aloisi

Gubbio: Iannarilli, Luciani, D’Anna, Manganelli, Loviso, Lasicki, Mancosu, Guerri, Cais (62’ Vettraino), Casiraghi (77’ Domini), Marchionni (81’ Galuppo). A disp. Citti, Rosato, Castelletto, Tutino. All. Leonardo Acori

Arbitro: Fanton di Lodi (Ceravolo di Catanzaro e Vono di Soverato)

Note. Angoli: 11 – 5. Ammoniti: Lasicki (G). Recupero: 0 (p.t.); 8’ (s.t.). Espulso Marconi per somma di ammonizioni.

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