Cronaca

Fatture di interventi edili gonfiate per raggirare i soci della cooperativa “Il Mattone Rosso”: 2 condanne

tribunale Savona

Varazze. Avevano versato un importo di 276.750 euro per pagare una serie di lavori edili realizzati in via Castagnabuona a Varazze che in realtà, come previsto dal contratto di appalto, costavano 128.400 euro. Ad ingannare i soci della cooperativa edilizia “Il Mattone Rosso” sull’effettivo importo dei lavori, secondo la Procura, erano stati il presidente “pro tempore” della stessa coop, Pierluigi Brini, e il titolare dell’impresa che aveva svolto l’intervento, Giuseppe Palermo.

Entrambi, dopo la querela presentata nel febbraio del 2011 da cinque soci della cooperativa (assistiti dall’avvocato Andrea Carminati), erano stati prima indagati e poi rinviati a giudizio con l’accusa di truffa.

Ieri mattina il processo a loro carico si è chiuso con due condanne ad un anno e dieci mesi di reclusione e 700 euro di multa per il reato di appropriazione indebita (l’ipotesi di truffa inizialmente contestata è stata infatti derubricata ). Il giudice Filippo Pisaturo ha concesso a Brini e Palermo la sospensione condizionale della pena, ma a condizione che venga risarcita la parte civile (ovvero i soci della cooperativa). La sentenza ha quantificato, accogliendo in toto le richieste dell’avvocato Andrea Carminati, il risarcimento del danno patrimoniale in un totale di 147.450 euro.

Secondo la tesi dell’accusa, Palermo aveva presentato fatture per un totale di circa 270.000 euro a fronte di un contratto di appalto per 128.000. A quel punto Brini aveva versato all’impresa edile, ovviamente per conto dei soci della cooperativa, un totale di circa 276.000, trattenendo la differenza.

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