A giudizio

“Eravamo usciti a bere un caffè”: si giustificano così i due 20enni arrestati per tentato furto a Savona

Gli arrestati sono stati processati per direttissima questa mattina: il fermo è stato convalidato, ma sono stati scarcerati

tribunale Savona

Savona. Sono stati processati per direttissima questa mattina i due albanesi, Jetlum Delaj e Jyrgen Qeleposhi, entrambi di 21 anni, arrestati nella notte in via Torino con l’accusa di tentato furto aggravato e ricettazione. Secondo i carabinieri, intervenuti in seguito ad una segnalazione, gli stranieri hanno cercato di scassinare le serrande di “Casa Service” e del “Bar Claudia” per rubare all’interno dei locali.

Accusa che gli imputati, già finiti in manette lo scorso 13 febbraio per il tentato furto al bar “Franca” di Altare, questa mattina hanno respinto con decisione: “Eravamo usciti per bere un caffè all’Open Shop 24, dove ci sono i distributori automatici. Per quello eravamo in via Torino e quando stavamo tornando verso casa di un’amico ci hanno fermato i carabinieri, ma non abbiamo fatto niente” hanno detto al giudice.

Ben diversa la ricostruzione fatta dai militari, che sono intervenuti perché allertati della presenza sospetta di due persone intente ad armeggiare intorno alla saracinesca di un negozio. All’arrivo della pattuglia in via Torino, Qeleposhi e Delaj avrebbero cercato di nascondersi, ma senza riuscirci. Poche decine di metri più avanti i carabinieri hanno trovato un’auto, poi risultata rubata, carica di arnesi da scasso. Visto il precedente della scorsa settimana e l’atteggiamento dei due connazionali, gli investigatori non hanno avuto dubbi e li hanno arrestati.

Inoltre, in aula, nel corso dell’udienza di convalida è emerso anche che la descrizione fatta dal testimone coincideva con quella degli imputati, ma anche che i vestiti della coppia di albanesi, subito dopo il fermo, erano impregnati dell’odore di “bruciato” derivante dall’utilizzo del flessibile.

Elementi probatori ritenuti sufficienti per giustificare l’arresto anche dal giudice Marco Canepa che lo ha convalidato. I due imputati sono stati comunque scarcerati con l’obbligo di presentazione due volte al giorno (alle 7,30 e alle 19) in caserma. Vista la richiesta di termini a difesa del legale di Delaj e Qeleposhi, il processo è stato rinviato a giovedì mattina.

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