Cengio. Vera e propria bagarre con accuse reciproche tra gli esponenti di maggioranza e minoranza ieri sera in Consiglio comunale a Cengio: scontro e polemiche sul crollo del soffitto avvenuto alla scuola primaria, con l’edificio scolastico ancora dichiarato inagibile.
E’ stato il sindaco Sergio Marenco a prendere la parola, parlando dello stato della situazione e degli accertamenti in corso sulla struttura scolastica, dove la sala mensa rimane ancora sotto sequestro giudiziario in attesa degli esiti dell’inchiesta aperta dalla Procura di Savona.
Ma il consigliere di opposizione Francesco Dotta è andato all’attacco del primo cittadino e della maggioranza: “Nel luglio de 2013 avevamo presentato una lettera come minoranza nella quale erano segnalati possibili problemi al tetto della scuola, ma questa giunta non se ne è mai occupata, fino al crollo che, solo per fortuna, non si è trasformato in tragedia. Se ne assuma le responsabilità”.
“Anche la situazione di emergenza scolastica non è stata gestita al meglio: ora il sindaco ci dice degli spostamenti e che sono in corso le ultime verifiche sull’edificio, ma c’è la possibilità che la scuola non sia più agibile, considerando che sono stati rilevati anche vizi strutturali ancora da accertare” dice Dotta.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco Sergio Marenco: “Perché non ci ha pensato Dotta quando è stato per anni assessore ai lavori pubblici? Solo dopo si è svegliato…Mi pare una polemica strumentale su una vicenda per la quale anche il Comune attende chiarezza e sulla quale non credo ci sia bisogno di fare liti o sterili discussioni”.
“Come amministrazione comunale dobbiamo garantire la sicurezza della scuola e in tale senso ci stiamo adoperando con tutti i controlli tecnici del caso, fermo restando l’inchiesta giudiziaria per la quale aspettiamo le conclusioni. Nel caso la scuola non sia più agibile ne prenderemo atto e troveremo una soluzione alternativa, ma ad ora non si può dire”.
Quanto alle decisioni sugli spostamenti degli alunni, le elementari sono state trasferite nel plesso delle scuole medie, mentre i bambini della materna sono stati spostati nell’asilo parrocchiale, in attesa di conoscere le sorti della struttura scolastica nella quale si è verificato il crollo.
Non è mancata, infine, la provocazione di Dotta: “Meglio dimettersi tutti, allora e tornare a votare…”. Ma il sindaco: “La minoranza può chiedere o dire quello che vuole, noi non ci dimettiamo di certo e proseguiamo con il nostro lavoro”.